TONANI GIUSEPPE

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Giuseppe Tonani nasce a Lodi Vecchio il 2 Ottobre 1890, pesista Italiano.

Carriera


Giuseppe Tonani è il vincitore dell' VIII Olimpiade disputata a Parigi 1924. Le Nazioni che presero parte a questi giochi furono 44, con 3.070 atleti di cui 125 donne. A causa delle gravi tensioni politiche che intercorrevano tra l'Italia e la Francia, durante le gare, si assistette a svariati arbitraggi scorretti e un clima di forte ostilità, ciò nonostante gli atleti Azzurri si aggiudicarono 8 medaglie d’oro, 3 d’argento e 5 di bronzo. La pesistica italiana conquistò ben 3 medaglie d'oro, una delle quali, appunto, venne aggiudicata da Giuseppe Tonani nei pesi massimi (+85 kg) sollevando 517,5 kg. Stabilì, inoltre, il record mondiale nelle 5 alzate: strappo con un braccio, slancio con l'altro, distensione, strappo e slancio con entrambe le braccia. Il grande successo ottenuto da questa disciplina fu il frutto di una meticolosa programmazione svolta dalla FAI che allestì una squadra composta da 15 atleti (3 per ognuna delle 5 categorie) con allenatore Enrico Taliani.
Precedentemente alle Olimpiadi di Parigi, Tonani prese parte a quelle di Anversa del 1920 come componente della squadra di tiro alla fune, allora disciplina olimpica molto in voga. La squadra si classificò V. Fonti storiche parlano di un'imbarazzante diatriba riguardo al piazzamento in classifica delle squadre, a causa di errori di dattilografia, che vedrebbero l'Italia piazzarsi in III posizione subito dopo gli Stati Uniti.
Dopo il successo di Parigi, partecipò alle Olimpiadi di Amsterdam (1928) classificandosi VII. In seguito, dal ’32 al ’37, conquistò 8 titoli italiani nei pesi massimi, di cui l'ultimo ottenuto a 47anni. Si scontrò e sconfisse avversari fortissimi come Filippo Bottino e Francesco Mercoli.
Iscritto all’Associazione Proletaria di Educazione Fisica, detta "la fucina dei muscoli rossi", venne soprannominato “l’Ercole proletario”. Secondo Attilio Maffi, fondatore e presidente dell’APEF, Tonani sarebbe stato capace «di sostenere il Duomo di Milano». Un articolo del 2 Agosto 1924 pubblicato dal giornale "l'Avanti!" dice di lui:
«Proletario di idee, di vita e di costumi, hai pagato lo scotto, sei rimasto il proletario della festa. Se ti fosse balenata l’idea di telegrafare a qualcuno che avevi vinto sì, ma che vincendo ti era sembrato di sollevare, putacaso, il Duce, il tuo nome a quest’ora sarebbe assunto a ben altra notorietà. E la croce di cavaliere ti farebbe l’occhiolino».
Successivamente venne insignito con la Medaglia d’oro CONI al Valore Atletico, Medaglia d’Onore al Merito Sportivo, Membro d’Onore della Federazione.

Onorificenze


Uscito di scena si occupò di un'azienda agricola a Sannazzaro dei Burgondi, Pavia.
Muore il 7 Ottobre del 1971 a Milano.

Bibliografia


  • Gazzetta dello Sport “Pechino 2008”
  • Histry of Olympic Weightlifting
  • FIPCE.it (federazione italiana pesistica)