Sotomayor Javier

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Javier Sotomayor naque a Limonar il 13 ottobre del 1937, cubano, è stato un grandissimo atleta nella disciplina del “ salto in alto” e detentore del record del mondo. Le sue doti atletiche furono cosi grandi tanto da portarlo ad essere considerato come il più grande atleta di salto in alto di tutti i tempi.

La carriera


Sotomayor partecipò a diverse competizioni riportando degli ottimi risultati. All’età di quindici anni Sotomayor stabilì un record di salto in alto di 2 metri per poi fare di meglio alla fine del 1983 quando raggiunse i 2,15 metri. Durante un campionato di categoria junior nel 1984 l’atleta riuscì a migliorare ancora il suo risultato raggiungendo i 2,33 metri. Ancora, due anni più tardi il suo salto raggiunse i 2,36 metri e infine 2,37 metri durante un incontro ad Atene il 20 giugno del 1987. Durante “l’IAAF World indoor championships” riuscì a conquistare due medaglie d’oro, più una d’argento vinta in un altra competizione. Tra il 1989 e 1999 di nuovo, all’IAAF world Championships fu vincitore di ben quattro medaglie d’oro e a seguire tra l’87 e il 95 l’atleta portò a casa altri tre titoli durante il Pan American Games. La sua carriera però fu messa a dura prova quando egli subì un infortunio nel 1990 che lo constrinse ad estraniarsi da ogni competizione sportiva per un discreto periodo di tempo. In questo periodo subì anche la perdita del suo allenatore Josè Godoy, successivamente sostituito da Guillermo de la Torre, nonostante tutti questi accadimenti, l’atleta cubano si riprese vincendo una medaglia d’argento alle olimpiadi di Sydney nel 2000.Durante il campionato del mondo di atletica leggera Indoor (1989) a Budapest, Sotomayor riusci a scavalcare i 2,43 metri di altezza al primo tentativo e fu uno dei quattro atleti a superare i 2,35 metri di altezza, a quel punto si trovò in terza posizione inseguendo l’atleta tedesco Dietmar Mogenburg e il britannico Dalton Grant. Ma il suo record migliore venne raggiunto durante il “Central American and Caribbean Championships” , quando egli riuscì a saltare 2,45 metri, risultato che lo renderà una leggenda per i suoi molti fans. Diventato cosi un vero e proprio “ tenore del salto in lungo”, con le sue doti riuscì a battere il suo principale rivale Hollis Conway. Più tardi ripresosi dall’infortunio l’atleta riusci a vincere ai XVI giochi centroamericani di Citta del Messico e a classificarsi secondo alle spalle dell’atleta statunitense Austin. Sempre nello stesso anno riuscì a vincere una medaglia d’oro ai Giochi Panamericani organizzati a l’Avana. Due anni più tardi a Barcellona Sotomayor concquistò una medaglia d’oro ai giochi olimpici grazie ad un salto record di 2,34 metri, riuscendoci sempre al primo tentativo, superando in tal modo ben altri quattro atleti classificati, i quali, a sua differenza vinsero il bronzo.
Nel 1993, esattamente ìl 23 luglio, Sotomayor stabilì un nuovo record mondiale a Salamanca di 2,45 metri, record che non venne nè superato, o perlomeno raggiunto da nessun altro atleta durante quegli anni. Sempre nello stesso anno il nostro atleta fu vincitore dei mondiali sia Indoor che all’aperto detenendo un record di 2,41 metri.
Tre anni più tardi l’atleta ricevette il premio "Príncipe de Asturias de los Deportes". Dopo tutti questi successi l’atleta iniziò a riscontrare dei problemi sia fisici che mentali dovuti al mantenimento costante delle sue abilità motorie durante il corso degli anni, infatti durante i mondiali all’aperto si classificò secondo con un salto di soli 2,37 metri dopo che venne superato da Troy Kemp, la serie di insuccessi venne prolungata all’anno successivo quando l’atleta cubano riuscì ad arrivare solo in dodicesima posizione durante i Giochi di Atlanta.
Nonostante questo periodo di insuccessi il 1997 si presentò come un anno di ripresa per l’atleta poichè vinse l’oro ai mondiali di Atene riuscendo a raggiungere un altezza di 2.37 metri. L’anno successivo, nel 1998, Sotomayor partecipò alla XII edizione dei giochi panamaericani di Winnipeg come favorito. Il cubano riusci ancora una volta a vincere la gara e fu classificato come unico vincitore per quattro volte di fila nelle competizioni di atletica leggera.
Purtoppo, dopo questi suoi ultimi successi il suo picco iniziò a calare quando il suo gruppo sanguigno risultò positivo ai test anti-doping per overdose di cocaina, venendo così squalificato e messo fuori dalla competizione sportiva per due anni di fila dalla IAAF. Con un lungo iter e dopo aver affrontato una lunga battaglia legale, sostenuta dal presidente della federazione cubana di atletica, campione olimpico di Montreal, Alberto Juantorena, finalmente si ebbe una riduzione della pena, grazie anche ai molteplici risultati negativi ai test anti-doping a cui l’atleta era stato sottoposto nel frattempo. In questo modo l’atleta cubano riuscì ad entrare in gara vincendo una medaglia d’argento ai giochi olimpici di Sydney 2000 arrivando in tal modo secondo dopo l’atleta russo Sergej Kijugin per soli tre centimetri di differenza.

Dopo il ritiro


La carriera dell’atleta cubano Javier Sotomayor si concluse, infine, con il suo annuncio di ritiro durante l’11 ottobre del 2001, anche se in realtà avrebbero dovuto squalificarlo già da prima per una seconda positività riscontrata durante il meeting di Tenerife il 14 luglio 2001 al Nandrolone. Al termine della sua carriera Sotomayor venne inserito nel “Salòn de la fama della confederation y del caribe de atletismo” nel 2007 e quattro anni dopo nel 2011 ricevette dal comitato olimpico internazionale il premio “Deporte ispiracion para la Juventud”. Javier Sotomayor durante il corso della sua carriera ha detenuto diversi record di altezza del salto in alto di tutti i tempi per un totale di diciassette sui ventuno esistenti, raggiungendo l’altezza di 2,40 metri per ben ventuno volte, di cui l’ultima durante il 25 marzo 1995 ai giochi panamericani a Mar del Plata in Argentina.