Ruud Koutiki

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IMMAGINI

Il suo idolo è un suo coetaneo: Yohan Blake, e se gli si chiede chi è il suo nemico più temibile, risponde: "me stesso". All'anagrafe Ruud Lorain Flovany Koutiki Tsilulu, Ruud è un atleta velocista e lunghista paralimpico che corre e salta nella categoria T20. Nasce in Congo a Brazzaville il 10 ottobre 1989, ma all'età di 10 anni si trasferisce insieme alla sua famiglia prima a Parigi, a causa della guerra civile nel suo paese natale e successivamente nelle Marche, precisamente a Caselle di Maltignano, vicino Ascoli Piceno. 172 cm per 67 kg, ciò che lo rende un atleta paralimpico della categoria T20 è un'ipossia cerebrale alla nascita, che durando qualche minuto gli causa delle problematiche a livello cerebrale. Nei primi anni vi sono varie criticità, ma grazie alle terapie adatte riesce ad avere un recupero funzionale quasi completo delle attività neurologiche. Frequenta, sempre nelle Marche, l'Istituto Professionale e viene notato dal suo professore, nonché tecnico di atletica leggera, Marcello Giacomini. In questo periodo inizia ad allenarsi, ma senza costanza. Nonostante ciò, Domenico Tossichetti, un altro suo professore, nota che c'è del talento e lo sprona a partecipare ai Campionati Studenteschi classificandosi al I° posto nei 100 m a Lignano Sabbiadoro: questo evento gli fa capire che con un po' di allenamento in più può fare grandi cose, e non si sbaglia. La sua carriera agonistica inizia insieme al professore Mauro Ficeraiche, che lo allena come si deve. La prima vittoria a livello internazionale arriva nel 2011, quando prende parte ai Global Games di Imperia. Vince l'oro nei 100 m e batte il suo record personale. Due anni dopo si classifica I° nei 200 m agli Europei Indoor di Istanbul, ma non gli basta. Sempre nel 2013, ma questa volta ai Mondiali INAS Outdoor di Praga, vince due medaglie: una d'argento nei 100 m ed una di bronzo nel salto in lungo. Inoltre, ai Mondiali IPC di Lione arriva 10° nel salto in lungo. Ma l'anno che lo ricopre di soddisfazioni (e medaglie) è il 2014. Partecipa ai Mondiali Indoor francesi a Reims e vince l'oro nei 60 m (706) e nei 200 m, mentre nei 400 m vince l'argento; Agli Europei INAS di Bergen op Zoom, in Olanda, fa mangiare la polvere ai suoi avversari nei 400 m; stessa cosa nei 400 m agli Europei IPC di Swansea (4973). Nel 2015 i genitori di Ruud si trasferiscono in Francia per motivi di lavoro, ma lui resta in Italia per potersi allenare e fare quello che più gli piace: correre. Quell'anno subentra, però, un piccolo problema: un infortunio. Questo lo costringe al riposo e riesce a prepararsi solo a fine stagione costandogli il 7° posto ai Mondiali IPC di Doha. A marzo dell'anno seguente si rimette per bene in piedi. Corre e condivide la vittoria con i suoi compagni di staffetta ai Mondiali Indoor INAS di Ancona: un argento nella 4x200 e un bronzo nella 4x400. A giugno prende parte agli Europei IPC di Grosseto e si posiziona alla sesta posizione nei 400 m. Sempre nel 2016, insieme a Xenia Palazzo, rappresenta l'Italia ai Giochi Paralimpici di Rio. Nel 2019 riceve il Collare d'oro al merito sportivo. "Vestire la maglia della Nazionale è un privilegio per me, perchè l'Italia è un Paese che mi ha dato l'opportunità di essere quello che sono oggi." Dalla guerra civile alle paralimpiadi: un sogno che rende Ruud oltre che un campione nella pista, un campione nella vita.

Sitografia

- www.wikipedia.org
- www.atletispeciali.com
- www.fidal.it
- www.atletica.me
- www.eurosport.it
- Varie interviste