Musso Francesco
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Francesco Musso nasce a Port-Saint-Louis-du-Rhone il 22 Agosto del 1937, nonostante le sue origini francesi visse da sempre ad Acqui Terme (Piemonte). Faceva il fattorino nel paese dove viveva quando a soli 23 anni venne chiamato per rappresentare l’Italia alle Olimpiadi di Roma ‘60 nella propria categoria, ovvero i pesi piuma. La scalata verso l’oro non fu una passeggiata, come lui stesso ricorda in diverse interviste, vinse tutti e quattro gli incontri prima di giungere in finale contro il polacco Jerzy Adamski. I due diedero vita ad un combattimento epico davanti ad un palazzetto gremito di gente con tutta l’Italia incollata ai televisori. Musso ebbe la meglio, vinse ai punti (4-1) alla metà della terza ripresa, grazie ad un sinistro dritto al volto del polacco Adamski. Francesco passò al professionismo nel 1960, subito dopo la fine delle Olimpiadi, però l’attività agonistica lo portò a combattere solo a livello europeo e quindi non combatté mai per titoli internazionali. Nella sua carriera su 28 incontri giocati ne vinse 24 (7 per KO) e ne perse solo 4 (senza nessun KO) che rappresentano il suo record personale. Abbandonò l’attività agonistica nel 1966 e ancora oggi viene inserito dai critici sportivi nella miglior squadra olimpica di pugilato di tutti i tempi, ovvero quella di Roma ‘60. Una volta lasciata l’attività agonistica ha continuato a coltivare la sua passione dedicandosi alla crescita di giovani leve affrontando anche difficoltà economiche e non facendo mai mancare il suo entusiasmo. Oggi gestisce una palestra nel suo paese sperando che tra i suoi allievi sbocci un altro campione olimpico. Lo stesso entusiasmo che metteva sul ring, Musso lo porta anche nella vita privata, è molto impegnato nel sociale promuovendo attività che hanno lo scopo di andare incontro ad adolescenti in situazioni di disagio. Egli è convinto infatti che lo sport è una “medicina” essenziale nella vita di ogni persona.