Morlacchi Federico

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Federico Morlacchi, ribattezzato “Morlacci” per il modo errato con cui gli speaker stranieri pronunciano il suo nome, è un atleta di punta della nazionale italiana paralimpica di nuoto affetto da ipoplasia congenita al femore sinistro, nato a Luino 11 Novembre 1993. Attualmente vanta un palmarès di 10 anni di carriera con 42 medaglie internazionali tra Mondiali, Europei e Olimpiadi. È tra gli atleti paralimpici più premiati in Italia. Sebbene i medici sostenevano che la sua malformazione potesse in futuro provocare cecità ed una lieve forma di ritardo mentale, viene spinto da quest’ultimi a praticare nuoto a soli 3 anni. La decisione non fu casuale, l’handicap di avere un femore più corto dell’altro obbliga l’atleta a indossare una protesi che di conseguenza provoca problemi alla schiena. La disabilità stessa apre le porte al giovane atleta che innamoratosi di questo sport lo intraprende a livello agonistico a soli 10 anni, ottenendo già da prima un tesseramento da parte della Polha Varese nel 2002. Sebbene nasce come dorsista, Federico si reputa come una tartaruga capace di muoversi meglio in posizione prona rispetto a quella supina infastidito dal suo “guscio”, infatti negli anni successivi della sua carriera, questo stile viene a sparire spaziando dai 100 delfino, 100 rana, 100 stile, 400 stile e molti altri ancora.
Nel 2009 indossa per la prima volta la maglia azzurra ai XVI Giochi del Mediterraneo di Pescara, non riuscendo ad ottenere nessuna medaglia nelle gare dei 100 SL classe S-10 arrivando quarto con un tempo di 1:00:85. Sempre nello stesso anno partecipa al campionato europeo IPC organizzato nella capitale islandese Reykjavík, portando a casa due bronzi di qui uno nei 100 farfalla S9 riuscendo a stampare un record italiano.
Nel 2010, partecipa ai XVIII Campionati europei di nuoto in vasca corta organizzati dalla LEN a Eindhoven, riuscendo a conquistare un terzo posto nei 100m farfalla.
Nel campionato europeo IPC disputato a Berlino nel 2011 riesce a stampare un 1:00:37 nei 100 farfalla S9 salendo sul secondo gradino del podio. L’apice della sua carriera comincia nel 2012, un anno che ha permesso all’atleta di impadronirsi di una fetta di popolarità. Viene convocato ai XIV Giochi Paralimpici Estivi di Londra, destabilizzato dai tifosi riesce comunque a portare a casa tre medaglie di bronzo, rispettivamente nei 100 farfalla, 400 stile libero e 200 misti, stabilendo due Record Italiani nei 200 misti con un tempo di 2:17:66 e 400 stile con un tempo pari a 4:18:55. Nel 2013, si classifica campione del mondo con uno straordinario primo posto nei 100 farfalla S9 ai mondiali di nuoto Paralimpico di Montreal, con un tempo di 1:00:31 nuotando 7 centesimi sopra il record italiano che gli appartiene. Nella stessa Paralimpiade, conquista un terzo posto nei 200 misti classe SM9 con il tempo record di 2:18:15 e un secondo posto nei 400 stile libero S9 con il tempo di 4:14:46.
Nello stesso anno viene nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per i successi sportivi ottenuti e considerato come il nuotatore di punta della nazionale maschile di nuoto paralimpico.
Nel 2014 svolta del 21enne, prende parte ai Campionati Europei di Nuoto Paralimpico a Eindhoven, vincendo ben 5 medaglie d'oro, rispettivamente nei 100 farfalla in 59:60, nei 100 stile libero con il tempo di 57:05, nei 400 stile libero in 4:18:34, nei 200 misti con il tempo di 2:17:82 e nei 100 rana in 1:13:00.
Nel meeting internazionale disputato a Berlino nel 2015, sorprendentemente supera la barriera dei 59 secondi nella specialità 100 farfalla S9, registrando il tempo di 58:91 stabilendo così il nuovo record del mondo di categoria. A luglio dello stesso anno, si laurea per la seconda volta campione del mondo ai Campionati Mondiali di Nuoto Paralimpico di Glasgow, conquistando l'oro nei 200 misti classe SM9 con il tempo di 2:17:76. Inoltre, ottiene tre argenti rispettivamente nei 100 stile libero con il tempo di 57:29, 100 farfalla in 59:69 e nei 400 stile libero in 4:17:76. Agli Europei di Funchal in Portogallo disputati nel 2016, porta a casa ben 4 medaglie d’oro nelle seguenti gare: 100 farfalla, 100 stile libero, 100 rana, 200 misti e 400 stile libero, ed una d’argento nella staffetta 4x50 mista con Vincenzo Boni, Arjola Trimi e Giulia Ghiretti, ed un bronzo nella staffetta 4x100 mista. Sempre nel 2016 partecipa alle Paralimpiadi di Rio dove riesce ad ottenere il gradino più alto del podio nei 200m misti SM6 con un tempo di 2:16:72, e tre medaglie d’argento rispettivamente nei 100m farfalla con un tempo di 59:52, 100m rana e 400m stile S6 libero. Nel 2017, il tragico terremoto di magnitudo 7.1 del 19 settembre posticipa i mondiali paralimpici di nuoto a Città del Messico il 2 dicembre. Scosso dal fatto, riesce comunque ad ottenere un bel bottino, con due medaglie d’oro nei 400 stile e 200 misti, 3 argenti nei 100 delfino 100 dorso e 4 x 100 stile, due bronzi nei 100 rana e nei 100 stile.
Sempre nel 2017 viene pubblicato un libro scritto da Davide Di Giuseppe “Nato per l’acqua” che ritrae la vita di Federico Morlacchi, dai problemi scaturiti per la sua disabilità, ai numerosi avversari che ha affrontato nel corso della sua vita sportiva.
Agli europei di Dublino 2018 riesce ad ottenere il terzo oro nella finale 200 misti classe SM9.
Nella stessa struttura dove furono ospitate le competizioni di Londra 2012, si sono tenuti i campionati del mondo World Para Swimming 2019. Un mondiale di grande entusiasmo e incredulità che ha segnato la storia del nuoto paralimpico nazionale, portando due medaglie d’oro nella competizione 100m farfalla S9 da parte di Morlacchi e Barlaam toccando nello stesso medesimo istante la piastra.
I risultati di questa tappa saranno fondamentali per Federico che lo proietteranno per il meglio alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Come afferma in una un’intervista condotta da Giovanna Giorgi, le olimpiadi del 2020 saranno il traguardo finale del 26enne in quanto vorrà chiudere pagina con il nuoto per creare famiglia ed intraprendere una carriera lavorativa sempre inerente allo sport.

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