Maldini Paolo Cesare

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IMMAGINI

La vita


Paolo Cesare Maldini è nato il 26 Giugno del 1968, “figlio d’arte” del grande Cesare Maldini, uno dei migliori difensori italiani degli ultimi cento anni, con un trascorso in rossonero tra gli anni ’50 e gli anni ’60 e stimato tecnico della nazionale italiana alcuni anni dopo. Paolo è il quarto di sei figli, prima che arrivasse a giocare nel Milan paolo era simpatizzante per la Juventus, non riesce a finire la scuola a causa dei numerosi allenamenti che doveva sostenere anche di mattina dalle tre alle quattro volte la settimana, inoltre era difficilissimo alzarsi il lunedì mattina (racconta Paolo) dopo esser tornato a notte fonda da una trasferta la domenica. Si sposa nel dicembre del 1994 con l’ex modella venezuelana Adriana Fossa e due anni dopo nel 1996 danno alla luce il primogenito Christian, che tutt’ora milita nella primavera del club rossonero. Solo cinque anni più tardi Paolo e Adriana decideranno di concepire un altro figlio di nome Daniel (2001). Dopo l’addio al calcio Maldini decide di dedicare più tempo alla propria famiglia rimanendo per un po’ lontano dai campi di calcio, ma magari in un futuro potrà esserci un “nuova vita” calcistica, con un ruolo diverso, ma sempre nel club rossonero.

Gli esordi


Il primo giorno in rossonero per Paolo Maldini fu nel settembre del 1978, quando il difensore italiano si presentò a Linate accompagnato dal padre all’età di dieci anni compiuti. Per Maldini era la prima volta in una società calcistica infatti fino ad allora aveva solamente calpestato i campetti dell’oratorio. Passati sette anni nelle giovanili Paolo arriva nel 1985 alle porte della prima squadra, infatti all’età di sedici anni il 20 Gennaio 1985 ad Udine, l’allora mister del club rossonero “Nils Liedholm” decise di farlo esordire. Quel giorno Paolo aveva delle scarpe più piccole rispetto al suo numero poiché le sue le aveva dimenticate a casa, ma il giovane difensore italiano ha una soglia del dolore molto alta e quando entrò in campo il dolore era svanito.

La carriera


Paolo Maldini trascorre tutta la sua carriera calcistica con una sola maglia (quella rossonera), ben 23 anni di “sacrifici” passati tra alti e bassi, ma sono sicuramente maggiori le note positive che accompagnano Paolo negli anni trascorsi al Milan. Dopo l’esordio nel 1985 inizia una carriera fantastica coronata da innumerevoli vittorie sia a livello nazionale che a livello europeo e mondiale, superando addirittura riguardo ai titoli vinti il padre Cesare che negli anni trascorsi al Milan era riuscito ad ottenere anch’egli numerose vittorie a livello nazionale e mondiale. Dopo alcuni anni passati da “bambino d’oro” Maldini diventa uno dei pilastri fondamentali di una formazione che, negli anni ’90 avrebbe vinto tutto, e che è considerata tutt’ora una delle più forti di sempre. Punti di riferimento di quel Milan erano campioni come M. Van Basten e R. Gullit, quella squadra riuscì a vincere due volte consecutivamente la Champions League (allora chiamata ancora con il nome di Coppa Campioni) grazie alle due finali vinte contro Steaua Bucarest (1989) e Benfica (1990). Paolo era l’esterno difensivo sinistro (spostato proprio da A.Sacchi sulla sinistra per esaltare le sue qualità) accanto ad un altro dei difensori italiani che hanno fatto la storia del calcio “Franco Baresi”, ed è proprio dal mitico centrale rossonero che Maldini sul finire degli anni novanta eredita la fascia da capitano, dopo il ritiro dal calcio giocato di quest’ultimo. Ben cinque sono le Champions League alzate da Maldini (due da capitano) , che hanno fatto entrare di diritto il simbolo del Milan nella storia di questa competizione e in quella del calcio mondiale. Una soddisfazione per tutti i tifosi rossoneri fu soprattutto la finale vinta nel 2003 all’ Old Trafford contro l’acerrima nemica italiana Juventus, dopo una partita finita in parità e vinta solamente all’ultimo rigore grazie al goal di A.Shevchenko. Oltre a queste Champions sono innumerevoli i campionati italiani vinti dal ragazzo con la numero 3 ai quali si aggiungono altri titoli nazionali. Maldini inoltre detiene il record di presenze con la maglia del Milan (ben 902) e nel campionato di serie A dove ha collezionato la bellezza 674 presenze, oltre al record di presenze nelle competizioni europee di un calciatore italiano (174). L’incoronamento ci fu nel dicembre del 2007 quando il “bambino d’oro” rossonero vinse il suo primo campionato del mondo per club contro il Boca Juniors. Paolo Maldini, oltre ad esser stato il capitano del Milan per lungo tempo, vanta anche 103 presenze con la nazionale italiana di cui è stato anche il capitano per circa otto anni, non riuscendo però ad ottenere alcun successo, se non qualche terzo posto, viene ricordato il secondo posto ai mondiali del 1994 negli Stati Uniti e a livello giovanile l’argento nei mondiali under21 del 1986.

Battute finali


Gli ultimi anni di Paolo Maldini con la maglia del Milan sono anni caratterizzati da alcuni infortuni che per non gli permettono di giocare con continuità tutte le partite, ma comunque il capitano del Milan è sempre presente in tutte gli incontri più importanti, come la semifinale di Champions League contro il Manchester United vinta dai rossoneri nella gara di ritorno per ben tre a zero, dopo esser stati sconfitti ingiustamente nella gara di andata all’ Old Trafford (mister di quella squadra era il celebre Carlo Ancelotti, attuale manager del Real Madrid e considerato da Maldini uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi) e la successiva finale ad Atene dove la squadra rossonera si impose per due a uno sui rivali inglesi del Liverpool. San Siro salutò il capitano del Milan nel maggio del 2009, l’ultima gara di Maldini fu quella contro la Roma di un altro grande campione italiano Francesco Totti, quest’ultima persa per nel finale dalla squadra del diavolo (sconfitta cruciale per la non partecipazione nell’anno successivo alla fase a girone di Champions League). Quel giorno caldo del maggio del 2009 abbandonò i terreni di gioco un “mostro sacro” del calcio mondiale, definito da molti esperti il più forte difensore degli ultimi cinquant’anni ,non ci sono mai state critiche nei confronti di Paolo Maldini,mai una sbavatura ne dentro ne fuori dal campo, infatti Maldini oltre ad essere stato un grande calciatore era ed è tutt’ora un grande uomo. Paolo non è riuscito a vincere il pallone d’oro (a detta di molti ingiustamente) ma nel 2010 ha ottenuto il premio alla carriera ed è entrato nella “Hall Of Fame” del calcio sotto la voce : giocatore italiano (2012).

Attività extracalcistiche


Impegnato anche nel sociale Paolo Maldini è ambasciatore dell’ Unicef, tale titolo gli è stato consegnato nel dicembre del 2001 in una cerimonia organizzata dalla stessa associazione benefica. Molto attivo in tale ambito Paolo ha partecipato nel corso di questi anni a numerosi incontri con i bambini in difficoltà, soprattutto quello effettuato nel 2005 nelle Maldive per aiutare i bambini delle famiglie colpite dallo tsunami del 26 dicembre 2004 che devastò l’intero arcipelago delle Maldive ed altre isole dell’Asia meridionale. Maldini durante questa occasione mostra tutta la sua sensibilità verso l’umanità , infatti passa gran parte del tempo con i bambini, che facevano fatica ad avvicinarsi al mare dopo aver vissuto quel tragico episodio, rinunciando al tempo datogli dal club rossonero per riposarsi dopo le fatiche del campionato. Paolo partecipa inoltre insieme all’amico Francesco Totti ad un cartone animato (donando le voci ai personaggi) per la battaglia contro l’Aids. Oltre all’impegno nel sociale Maldini entra anche nel mondo del marketing, partecipando ad una società con l’ex bomber interista Bobo Vieri creando un marchio di abbigliamento molto conosciuto (Sweet Years).

Bibliografia


- Paolo Maldini, “La storia di un campione anche nella vita” (Tiziano Crudeli; Marco Ravezzani). Anno: 2006
- “La dinastia Maldini” (Marco Suma). Anno:2009

Sitografia


- biografieonline.it
- it.wikipedia.org