Karate - Origini
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Le origini del Karate
L’origine del Karate risale a più di 1000 anni fa, quando Dharma, presso il monastero cinese di Shao Lin, ideò per i suoi allievi, alcuni metodi di addestramento fisico, al fine di creare ed accrescere in loro la resistenza e la forza fisica necessaria a mantenere la rigida disciplina, parte integrante la loro religione. Questa arte marziale, per la sua origine geografica, fu chiamata Karate, ossia “mano cinese”. Il maestro moderno di quest’arte fu Funakoshi Gichini, morto nel 1957 all’età di 88 anni; egli mutò i caratteri originali di questa disciplina fino al punto di darle il significato letterale di “mano vuota”. Per il Maestro, infatti, il Karate era sì un’arte marziale, ma anche un modo per plasmare il proprio carattere.
Va precisato inoltre che mentre il Ko-budo giapponese comprendeva le antiche tecniche dei samurai e quindi l'uso della spada chiamata "katana", oppure della lancia o dell'alabarda, il Kobudo (ko=Antico, Bu=Marziale, do=Via) di Okinawa includeva invece le tecniche di difesa adottate dai contadini, quindi l’uso del tritariso, del mazzafrusto o della falce. Quando Funakoshj lasciò la direzione dello Shotokan al figlio Yoshitaka, quest’ultimo trasformò sostanzialmente lo stile elaborato, inserendovi attacchi lunghi e potenti. Il primo campionato in Giappone fu organizzato dalla JKA (Japan Karate Association) soltanto dopo la sua morte.
- Kata: dal 2020, a Tokio, disciplina olimpica con tornei e gare maschili e femminili
- Kumite: dal 2020, a Tokio, disciplina olimpica con tornei e gare maschili e femminili
Vedere anche
- Regolamento : Karate
Fonti
- "Lo Sport, tra cultura e agonismo" di Daniele Masala - Soc. Ed. Universo - 2016