Frascolla giuseppe

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Giuseppe Frascolla, nato a San Ferdinando di Puglia provincia di Barletta il 28 Novembre del 1962, è un cestista italiano che ha militato nella massima serie del campionato italiano di pallacanestro.

Carriera


Giuseppe Frascolla comincia a giocare all’età di sedici anni dimostrando subito il suo talento e, dopo gli anni da under, partecipa ai campionati di promozione e di serie D giocando con la maglia della sua città natale. La Banca Popolare di Bari, squadra del capoluogo pugliese, nel 1983 nota il talento della giovane guardia e decide di ingaggiarla per fargli disputare il campionato di serie C.
Dopo aver militato per qualche anno in terza categoria fa il primo vero salto di qualità e viene ingaggiato dalla squadra di Brindisi, che lo acquista per la considerevole somma di 600.000.000 di lire facendogli disputare nel 1990 il campionato di serie B1, dove Frascolla si distingue ancora per la sua capacità di realizzazione, piazzandosi al terzo posto della classifica marcatori. Negli anni successivi, sempre con la maglia di Brindisi, migliora costantemente le proprie statistiche arrivando a totalizzare la media di 24,5 punti a partita, risultando capocannoniere del campionato di serie B d’eccellenza.
Probabilmente proprio questa propensione alla realizzazione e la precisione sui tiri dalla lunga distanza, gli valgono il soprannome di “Super Pippo”.
Nel 1995 passa alla Scandone Avellino, partecipando e vincendo il campionato di B1 e guadagnandosi il diritto di giocare l’anno successivo nella serie A2 italiana.
Nei successivi 10 anni, da girovago del basket, gioca in molte squadre soprattutto del centro sud fra le quali la Nuova Sebastiani Rieti e la Pepsi Caserta nei campionati di serie A2.
Nel 2006 all’età di 44 anni riesce a disputare il campionato di massima serie tornando ad Avellino e coronando, seppure in un’età considerata per gli atleti non più giovanissima, il desiderio di qualsiasi cestista del nostro paese.
Frascolla non si ferma e, mantenendo una condizione atletica invidiabile, il 2 agosto del 2008 diventa campione europeo con la nazionale italiana over 45 ricevendo il premio di MVP (Most Valuable Player) della manifestazione.
L’anno successivo conquista, sempre con la nazionale italiana, il titolo di campione del mondo over 45 risultando il miglior marcatore del torneo.
Nello stesso anno torna a giocare in un campionato della FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) della categoria di promozione campana con la Virtus Avellino, esordendo nella prima di campionato con a referto 36 punti, portando in quell’anno la squadra a vincere il torneo di categoria.
Pur disputando negli anni successivi tornei delle serie minori, le sue medie realizzative risultano essere sempre più che invidiabili e gli valgono, ancora una volta, la convocazione nella nazionale italiana over 45 dove nel 2011 torna a laurearsi campione del mondo. Negli ultimi anni ha affiancato all’attività di giocatore anche quella di allenatore seguendo il settore giovanile della ASD Roccarainola Basket, società campana nella quale attualmente gioca nel campionato di serie D conquistato lo scorso anno con la vittoria del campionato di promozione.
Negli ultimi 2 anni, praticando lo stesso sport, ho avuto modo di affrontarlo prima da avversario nel campionato di promozione e poi di averlo come compagno di squadra nel campionato di serie D, dove ancora adesso all’età di 52 anni riesce a tenere il campo meglio di molti altri atleti molto più giovani di lui.

Intervista a Piera Vincenti


Ecco uno stralcio di intervista realizzata nel 2009 dalla giornalista Piera Vincenti: “Sono approdato in A1 soltanto a 44 anni benché potessi arrivarci molto prima. Per me ha rappresentato comunque un traguardo. Il desiderio di ogni sportivo è competere ai massimi livelli e io ci sono riuscito grazie alla Scandone. La società mi ha dato tanto, dopo la vittoria del campionato di B1 mi ha riconfermato in squadra e mi ha dato la possibilità di esordire in A2 e successivamente in A1. Io ho cercato di ripagare la fiducia con l’impegno sul campo, dando sempre il massimo senza risparmiarmi. Il fatto di aver vinto il torneo di B1 in una stagione partita senza grosse ambizioni ha avuto il suo peso, raggiungere l’A2 rappresentava un traguardo storico per la pallacanestro avellinese, la gente ha iniziato a venire al palazzetto, a conoscermi e ad apprezzarmi, non solo per quello che davo sul campo ma per la persona che sono. L’affetto dei supporters è stato uno dei motivi che lo hanno spinto a rimare in Irpina anche a conclusione della sua carriera sportiva. “Appena messo piede ad Avellino mi è sembrata una bella città in cui vivere, piena di verde e di tranquillità ma ad influenzare la mia scelta ci hanno pensato anche i tifosi con il loro calore e il fatto che una parte della famiglia di mia moglie viva qui”.

Curiosità


Sono proprio la sua dedizione a questo sport, la costanza nella preparazione e l’integrità fisica che è riuscito a mantenere nel corso della sua carriera, le qualità di “Super Pippo”, qualità che possono essere portate ad esempio per tutti quegli atleti che, nonostante il passare degli anni, desiderano raggiungere quegli obiettivi che si erano prefissi al momento in cui hanno iniziato la pratica sportiva.
Non sono tanti infatti coloro che, andando avanti con l’età e nonostante abbiano indiscusse qualità, riescono a sacrificarsi ed a mantenere viva la passione per lo sport che praticano.
Al giorno d’oggi, vivendo da vicino i suoi allenamenti posso testimoniare che l’atleta pugliese non ha nessuna intenzione di appendere le scarpette al chiodo.

Bibliografia


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Sitografia

Soprannome


"Super Pippo"