Fischer Robert James

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IMMAGINI

Robert James Fischer, comunemente conosciuto come Bobby Fischer (Chicago,9 marzo1943–Reykjavík,17 gennaio 2008), scacchista statunitense naturalizzato islandese, Grande Maestro Internazionale e unico americano di nascita ad aver vinto il titolo di campione del mondo.
Ci riuscì nel settembre del 1972, battendo nello storico match
il sovietico Boris Spassky, ma perse il titolo pochi anni dopo per essersi rifiutato
di difenderlo contro Karpov.
Eccentrico, geniale, ribelle, fra i maggiori talenti di sempre malgrado il suo carattere bizzoso,
resta uno dei nomi più conosciuti nella storia degli scacchi.
E non solo.

Carriera


Fischer Robert James è nato da Regina Wender operaia, poi insegnante e infermiera di origini sovietiche e
Gerhardt Fischer, biofisico tedesco.
Cresciuto quasi unicamente dalla madre, che aveva divorziato quando Bobby aveva appena 2 anni.
Regina era una donna intraprendente, di origini ebraiche, impegnata politicamente con idee di sinistra tanto che l'FBI sospettò che fosse una collaboratrice sovietica, accusa che sarebbe stata mossa poi anche al figlio.
Bobby imparò subito, a sei anni era già in grado di giocare, la madre decise di affidarlo, appena tredicenne al famoso insegnante di scacchi John Collins con il quale trascorreva gran parte della giornata.
Abbandonò ben presto gli studi, la sua vita erano gli scacchi, tanto che imparò il russo e il tedesco per consultare libri specializzati.
Nel luglio 1956 ottenne il suo primo successo, campionato juniores statunitense, quindi a soli 14 anni diventò campione degli Stati Uniti e a 15 il più giovane Grande Maestro della storia. Il rapporto con la madre andava pian piano deteriorandosi per il suo crescente antisemitismo arrivando persino a negare gli orrori dell'Olocausto.
Campione degl'USA per 7 volte, vinse nettamente l'Internazionale nel 1969, realizzando la più lunga serie di vittorie in incontri tra Grandi Maestri di sempre, la più lunga striscia di successi individuali.
Quello che la stampa, soprattutto occidentale, ribattezzò subito l'"incontro del secolo" tra Spasskij e Fischer si svolse a Reykjavík,Islanda, da luglio a settembre del1972. All'inizio, dato il suo temperamento volubile e le molte richieste che pose agli organizzatori, sembrò improbabile che Fischer si presentasse, ma all'ultimo minuto decise di partecipare. È stato detto che una telefonata di Henry Kissinger, che faceva appello al suo patriottismo, aiutò a salvare l'incontro; il fatto che una donazione di 125.000 dollari portò il premio a 250.000$ fu probabilmente un altro fattore determinante.
La prima partita servì solo ad aumentare la tensione che circondava l'incontro. Fischer, che non aveva mai sconfitto Spasskij nei loro pochi incontri precedenti, sembrò avere partita facile con i pezzi neri, quando commise un errore madornale, del tipo che non si vede facilmente in una partita tra grandi maestri. A seguito della sua sconfitta Fischer fece ulteriori richieste agli organizzatori, e quando queste non vennero soddisfatte si rifiutò di presentarsi, dando la vittoria a tavolino a Spasskij. Sembrò che Fischer stesse per scomparire. La cronaca giornalistica di allora sui quotidiani di tutto il mondo riportava intere colonne sulle gesta di Fischer, soprattutto lontano dalla scacchiera, ed erano lette avidamente per sapere se aveva spaccato la fotocamera in testa a qualche giornalista oppure se avrebbe giocato il successivo turno. Alla fine in una riga si leggeva "Il campione in carica, Spasskij, sta bene".
La leggenda vuole che in questo che fu il momento più acuto della costante lotta con gli organizzatori, Fischer ricevette, quando aveva già prenotato il volo per il ritorno negli Stati Uniti, una telefonata dal Segretario di Stato di allora, Henry Kissinger, che lo convinse a proseguire per l'onore del suo Paese. Storia o mito, Fischer giocò e vinse la terza partita, dopodiché non si voltò più indietro e ottenne una vittoria inequivocabile su Spasskij per 12,5 a 8,5, anche se nella seconda parte del torneo le forze dei due contendenti sembrarono avvicinarsi nuovamente. Questo evento cementò due pietre miliari nella carriera di Fischer: l'ambizione di essere Campione del Mondo di Scacchi ed essere il giocatore con il più alto punteggio Elo di sempre (un punteggio di 2785, il primo al mondo ad andare sopra i 2700). La vittoria di Fischer fu considerata anche una specie di vittoria propagandistica per gli Stati Uniti del periodo della Guerra Fredda, confermante che il più forte giocatore del mondo, in uno sport dominato dai sovietici fin dalla fine della Seconda guerra mondiale, era ora un americano.
La vittoria del titolo portò a Fischer e agli scacchi una pubblicità incredibile negli USA. Il pubblico statunitense impazzì per la sfida Fischer-Spasskij. Fischer divenne una celebrità il cui nome era conosciuto da persone che nulla sapevano di scacchi. Ricevette innumerevoli offerte come testimonial e apparve anche nella televisione nazionale. La United States Chess Federation (USCF, la federazione scacchistica degli Stati Uniti) triplicò i suoi iscritti, e negli USA innumerevoli persone iniziarono a giocare a scacchi, creando quelli che vengono comunemente definiti gli anni del "boom di Fischer". L'ultima volta in cui gli scacchi erano stati così di attualità tra il pubblico americano fu quando Paul Morphy ritornò negli USA dopo aver battuto i più grandi maestri europei.
Nel 1975 giunse il momento in cui Fischer dovette difendere il titolo contro Anatolij Karpov. Fischer non aveva giocato una sola partita ufficiale da quando aveva vinto il titolo e stese delle condizioni vincolanti per il match. La FIDE accolse diverse delle sue richieste, ma non accettò quella sul come l'incontro sarebbe stato vinto. A partire dal congresso FIDE del 1949, la regola era che gli incontri del Campionato del Mondo erano composti di un numero massimo di 24 partite, con vittoria al primo giocatore che otteneva 12,5 punti. In caso di parità sul 12 a 12, il campione in carica manteneva il titolo. Fischer, comunque, sostenne che questo sistema incoraggiava il giocatore in testa a pattare le partite, il che non era un bene per gli scacchi. Egli propose un incontro con un numero illimitato di partite, con il primo giocatore che arrivava a dieci vittorie come vincitore, le patte non contavano. In caso di punteggio che arrivava sul 9 pari, il campione (Fischer) manteneva il titolo - in effetti, ciò significava che Fischer aveva bisogno di vincere nove partite, mentre Karpov ne doveva vincere dieci. La FIDE non accettò queste condizioni e quindi Fischer rinunciò al titolo.

Dopo il ritiro


Karpov divenne campione per abbandono dell'avversario. A questo punto Fischer scomparve e non giocò a scacchi in pubblico per quasi venti anni.
Riapparve solo nel 1992,dopo 20 anni di assenza dalle competizioni, per sfidare ancora una volta Spassky, in una riedizione del match del secolo.
Si disputò a Budva in ex-Jugoslavia sottoposta a duro embargo da parte dell'ONU per boicottare il regime di Milosevic: il Dipartimento di Stato americano inviò a Budva un documento che vietava a Fischer di giocare in un territorio sottoposto ad embargo, il giocatore statunitense tuttavia, durante la conferenza stampa con atteggiamento sprezzante sputò sul documento,comportamento che gli costò il mandato di cattura internazionale da parte del governo statunitense. Fischer vinse agevolmente quell'incontro guadagnando 3,5 milioni di dollari e scomparve di nuovo, vagando in giro per il mondo: Ungheria, Giappone, Argentina, Filippine; ma facendo capolino ogni tanto con esternazioni clamorose. Nel 1999 intervenendo ad una radio di Budapest, accusò violentemente Bill Clinton e l'FBI di averlo privato dei suoi averi,invece nel 2001 interviene da una radio filippina per magnificare l'attentato alle torri gemelle. Nel 2004 fu arrestato all'aeroporto di Tokyo su mandato di cattura statunitense, per passaporto irregolare, subito processato e condannato, finì in carcere nonostante un'accorata lettera di Spassky a G.W.Bush.
Venne rilasciato qualche mese dopo quando il Governo islandese gli concesse il passaporto.
Dopo il ritiro in Islanda si persero nuovamente le tracce di questo grande campione fino all'inizio di dicembre 2006 quando su un canale della televisione islandese stavano diffondendo una trasmissione sugli scacchi.

La telefonata


Due grandi maestri si sfidavano in diretta con cadenza di 30 minuti a testa. Ad un certo punto il giocatore con il nero sbagliò e perse. I due avversari cominciarono allora ad analizzare la posizione per trovare quale fosse la continuazione corretta. Nel corso dell'analisi giunse una telefonata allo studio televisivo. Era Bobby Fischer il quale, in diretta disse al conduttore televisivo: "vorrei segnalare che la continuazione vincente per il nero è la seguente". Fornì quindi una sequenza di tre mosse assai spettacolari. I due grandi maestri si affrettarono a controllare e convennero che il piano corretto era quello proposto da Bobby. Malgrado Fischer vivesse da recluso dimostrò anche in quel periodo di non aver perso l'abilità di creare, sulla scacchiera, mosse geniali.
Proprio a Reykjavík in Islanda, il luogo dove nel 1972 aveva colto il suo massimo trionfo scacchistico, è morto improvvisamente il 17 gennaio 2008 dopo un ricovero per insufficienza renale acuta.

Soprannome


"Bobby Fischer"

Vedere anche


Bibliografia


  • L'ULTIMO AVVERSARIO,GIORGIO E PAOLO VIBERTI,SEI FRONTIERE

Sitografia