Edizioni invernali

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I Giochi Olimpici invernali, o Olimpiadi invernali, sono un evento sportivo che raccoglie gare di sport invernali, ovvero che si svolgono su ghiaccio o neve.

Le Olimpiadi invernali si disputano ogni quattro anni. Dal 1994 non si tengono più lo stesso anno di quelle estive, ma si alternano a queste ogni due anni.
Quando il CIO venne fondato nel 1894, uno degli sport proposti per il programma fu il pattinaggio su ghiaccio. Non ci fu nessuna gara in questo sport fino alle Olimpiadi estive del 1908 a Londra, dove si disputarono quattro gare di pattinaggio di figura; Ulrich Salchow (10 volte campione del mondo) e Madge Syers (la prima pattinatrice donna di rilievo) vinsero i titoli individuali con facilità.
Tre anni dopo, il conte italiano Eugenio Brunetta d'Usseaux propose al CIO di organizzare una settimana di sport invernali come parte del programma delle Olimpiadi estive del 1912 a Stoccolma.
Gli organizzatori si opposero all'idea, poiché volevano promuovere i Giochi Nordici, una competizione di sport invernali a cadenza quadriennale tra concorrenti delle nazioni nordiche.
Ad ogni modo, la stessa idea venne proposta nuovamente per i Giochi del 1916, che si dovevano tenere a Berlino. Venne programmata una settimana di sport invernali con pattinaggio di velocità, pattinaggio di figura, hockey su ghiaccio e sci nordico, ma le Olimpiadi del 1916 vennero cancellate a causa dello scoppio della prima guerra mondiale.

Dal 1994 il CIO ha deciso di dividere l’organizzazione degli ‘invernali’ dagli ‘estivi’con una pausa fra loro di due anni e sempre in quelli pari. Da allora le due edizioni dei Giochi Olimpici si celebrano in maniera alternata. Per meglio ricordare le date è sufficiente sapere che le edizioni estive si svolgono sempre negli anni bisestili e le invernali negli anni pari fra mezzo.

Vedere anche


Tratto da:


  • www.wikipedia.it
  • Lo Sport tra cultura e agonismo, di Daniele Masala, Soc. Editirice Universo, 2016