Cipollini Mario
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Mario Cipollini è nato a Lucca il 22 marzo 1967 ed è cresciuto a San Giusto di Compito, un paesino vicino alla città toscana.
La carriera
Mario Cipollini sale in bicicletta all’età di 7anni, spinto dalla passione del padre Vivaldo, che era stato dilettante e dall’esempio del fratello maggiore Cesare. Si rivela subito un eccellente velocista e nella prima stagione conquista 18 gare su 19 e in quella che non vince arriva secondo. Complessivamente nelle categorie giovanili (allievi, juniores e dilettanti) conquista 170 vittorie, di cui 25 da dilettante. Diviene anche campione del mondo junior della 70 km nel 1985 con il quartetto della cronometro a squadre. Tre anni dopo un incidente d’auto gli negherà l’olimpiade di Seul, dove sarebbe stato il capitano della nazionale azzurra.
Debutta tra i professionisti nel 1989 con la maglia della “Del Tongo”. Appena tre mesi di attività e arrivano le prime vittorie da professionista a soli 22 anni, conquistando tre tappe al giro di Puglia.
Prossimo obbiettivo annunciato è la vittoria in una tappa del Giro d’Italia che, arriverà puntuale il 1° giugno dell’89 nella dodicesima tappa Mantova-Mira. Il Giro scopre un campione che ne segnerà per sempre la storia. Anche i successivi due anni alla “Del Tongo” sono ricchi di soddisfazioni con la vittoria di un tappa alla “Tre Giorni di La Panne” in Belgio nel ‘90 con cui comincia a farsi conoscere all’estero e altre due vittorie al Giro nelle tappe di Udine e Milano. Nel ’91 vince altre tre tappe al Giro e nel ’92 dopo quattro vittorie di tappa, sul traguardo finale della corsa rosa a Milano vestirà anche la prima maglia ciclamino. Nel ’92 arriva anche la prima vittoria in una classica, la Gent-Wevelgem. Nel ’93 vince di nuovo la Gent-Wevelgem. Non partecipa al Giro d’Italia per dedicarsi completamente al Tour de France dove vincerà la sua prima tappa e indosserà per due giorni la maglia gialla. Nel ’94 passerà alla “Mercatone 1”, ma sarà un’annata particolarmente sfortunata per una terribile caduta alla Vuelta che lo lascerà lontano dalle corse per diverso tempo. Nel ’95 torna più forte di prima conquistando 18 vittorie, annata più ricca di successi, di cui due al Tour ed indossando per la prima volta in carriera la maglia rosa nella prima tappa della corsa. Nel ’96 Cipollini passa nella “Saeco” sua squadra storica. Vince in Francia, Spagna, Svizzera, quattro tappe al Giro d’Italia, campionato italiano in linea e una tappa al Tour. Il ’97, ’98, ’99 saranno tre anni d’oro tra vittorie al Giro e al Tour, maglie rosa e gialle sempre guidato magistralmente nelle sue volate dal treno della Saeco che passerà alla storia per la sua compattezza ed efficacia. Nel ’99 saranno quattro le vittorie al Giro e quattro le vittorie al Tour diventando l’unico italiano ancora oggi ad aver vinto quattro tappe consecutive. Il 2000 sarà un anno di poche soddisfazioni, ma nel 2001 vincerà altre quattro tappe al Giro. Nel 2002 passa alla “Acqua e Sapone” sfoggiando una curiosa divisa zebrata che si adatta perfettamente al suo personaggio di campione-divo. Il 2002 è un anno magico; dopo 14 tentativi a 35 anni Cipollini conquista la Milano-Sanremo e poi la Gent-Wevelgem al termine di una fuga. Al Giro fissa il suo record personale di vittorie in una edizione della corsa rosa mettendo a segno sei vittorie di tappa. A settembre arriva anche la vittoria nel campionato del mondo in linea a Zolder in Belgio, ricevendo anche un importante riconoscimento dal Pres. della Repubblica Ciampi. Nel 2003 al Giro arrivano altre due vittorie che lo fanno diventare l’uomo più vittorioso di sempre al Giro d’Italia con 42 vittorie di tappa, andando a battere il record di Binda che resisteva dagli anni ’30. Il 2004 sarà un anno sfortunato a causa di una serie di cadute e nel 2005 giunge la notizia del ritiro. Dopo una piccola parentesi nel 2008, quando per un breve periodo torna a correre, Mario Cipollini ha creato una gamma di bici da corsa interamente al carbonio, prodotte esclusivamente in Italia, oltre ad una linea di abbigliamento.
Palmares
Nel corso della sua straordinaria carriera, che lo ha visto sempre vittorioso in tutte le 17 stagioni che lo hanno impegnato, ha ottenuto 189 vittorie. Numerosi i primati stabiliti da Re Leone, com’è stato battezzato per la maestosità del suo stile e la potenza delle sue volate: con 42 successi di tappa è il più vittorioso del Giro d'Italia, dove è anche stato 6 giorni in maglia rosa e ha conquistato in 3 occasioni la maglia ciclamino della classifica a punti (1992, 1997 e 2002); al Tour de France ha centrato 12 successi parziali, miglior italiano di sempre assieme a Gino Bartali e ha stabilito la media record di una tappa in linea nel ‘99 con 50,335 Km/h di media. Sempre al Tour ha indossato per 6 giorni la maglia gialla. Da ricordare anche tre vittorie alla Vuelta.
Soprannome
"Il Re Leone"
Vedere anche
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