Chusovitina Oksana

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IMMAGINI

Oksana Aleksandrovna Chusovitina, nata il 19 giugno 1975 a Bukhara, è una ginnasta uzbeka naturalizzata tedesca.
I primi passi mossi in una palestra risalgono addirittura al 1982, quando aveva soli 7 anni, ed ora che ne ha ben 44 continua a destreggiarsi in uno sport per giovanissime, un record quindi per uno sport in cui si nasce e si muore come le farfalle.
La Chusovitina in carriera ha vestito il body di addirittura quattro Nazionali: prima quello dell’ex Unione Sovietica (1991), poi quello della Squadra Unificata (oro con la squadra alle Olimpiadi di Barcellona 1992), poi successivamente ha prestato la propria classe alla Germania in segno di riconoscimento al Paese che ha curato il figlio Alisher , malato di leucemia, prima di tornare col suo Uzbekistan.
"La guarigione di mio figlio dalla leucemia mi ha reso più felice di qualsiasi medaglia", e proprio lui è stata la più grande motivazione che ha spinto Oksana a trattenere le lacrime e concentrarsi in pedana durante le gare, lei aveva bisogno del denaro che i premi per i risultati ottenuti le garantivano, anche se da soli non erano sufficienti, contribuì così a ciò anche la “Grande Famiglia” della Ginnastica mondiale, attraverso donazioni e raccolte di fondi.
Un “debito morale” che la Chusovitina ha potuto ricambiare solo con le sue prestazioni e allenandosi in Germania, anche la propria Federazione le viene incontro concedendole il nulla osta per gareggiare sotto la nuova bandiera.
Quindi, oltre ad essere una delle poche donne tornata a competere ad alto livello dopo esser diventata madre, è l'unica ginnasta ad aver partecipato a sette Giochi Olimpici, e le Olimpiadi di Tokyo 2021 sarebbero gli ottavi Giochi della sua carriera. Oksana si sposa nel 1997 con il connazionale Bakhodir Kurbanov, atleta di Lotta greco-romana, conosciuto in occasione dei Giochi Asiatici di Hiroshima ’94, unione dalla quale nasce appunto il loro unico figlio, Alisher.


CARRIERA

Tre volte campionessa mondiale, vincitrice di due medaglie olimpiche e di undici medaglie mondiali, nella sua lunga carriera, ha partecipato a dieci Campionati Mondiali, tre Giochi asiatici e tre Goodwill Games. Delle undici medaglie mondiali, nove sono state ottenute nel volteggio, dove infatti ha ottenuto 21 delle sue 32 medaglie complessive, rendendola ginnasta d’eccezione in questa specialità.

Unione Sovietica (1982-1991)

Chusovitina inizia a praticare ginnastica artistica nel 1982.
Nel 1988, all'età di 13 anni, vince il titolo assoluto ai Campionati Nazionali della categoria junior dell'URSS.
Dal 1990, Oksana diventa membro fondamentale della squadra sovietica, partecipando a diversi incontri internazionali.
Ai Goodwill Games, 1990, vince la medaglia d'oro al volteggio, mentre al World Sports Fair in Giappone vince la medaglia d'oro nel concorso individuale, in tutti gli attrezzi ad eccezione delle parallele asimmetriche.

Comunità degli Stati Indipendenti (1992)

Nel 1992, ai Campionati Mondiali di Parigi, si aggiudica il bronzo al Volteggio e giunge settima al Corpo Libero.

Le Olimpiadi di Barcellona 1992

A Barcellona vinse il primo oro, ma ha dovuto attendere 16 anni per conquistare una medaglia olimpica individuale.
E’ così che si aggiudica la medaglia d'oro con la squadra unificata e arriva settima nella finale al corpo libero.

Uzbekistan (1993-2006)

Dalla successiva stagione, con lo scioglimento dell’Unione Sovietica inizia a gareggiare per il proprio Paese natale, seguita dall'allenatrice Svetlana Kuznestova, ma se da un lato le consente di avere meno concorrenza per partecipare alle grandi Manifestazioni, dall’altra ne riduce in parte la competitività, avendo altrettante minori possibilità di confronto interno.
Purtroppo qui si allenava in un centro tecnico federale con attrezzature decisamente poco sicure , ma nonostante le grandi difficoltà, fu sempre in grado di portare esercizi che potessero competere a livello mondiale.
Compete per l'Uzbekistan dal 1993 al 2006, partecipando a tre olimpiadi (Atlanta 1996, Sydney 2000 e Atene 2004), tre Giochi asiatici (1994, 1998 e 2002) e due Goodwill Games (1994 e 2001).
Durante questo periodo, Oksana era considerata la più forte ginnasta della squadra nazionale uzbeka, avendo vinto oltre 70 medaglie in competizioni internazionali.
E’ così che per il contributo dato alla ginnastica artistica, le venne dato il titolo di "Atleta Onorario della Repubblica Uzbeka".
Ai Campionati di Birmingham 1993 si posiziona terza al volteggio.
Nel 2001 prende parte ai Campionati Mondiali di Ghent dove vince la medaglia d'argento al volteggio.
L'anno successivo prende parte ai Giochi Asiatici di Busa dove si conferma al volteggio dove vince altre tre medaglie: un oro al corpo libero e due argenti alla trave e nel concorso generale individuale.
Ai Mondiali del 2002 si riconferma come una delle migliori ginnaste al volteggio, arrivando terza.
Ai Campionati Mondiali di Anaheim vince la sua prima medaglia d'oro al volteggio.
Nel 2005 vince la medaglia d'argento al volteggio ai Campionati Mondiali di Melbourne e ai Mondiali di Aarhus vince il bronzo al volteggio, salendo sul podio per la terza edizione consecutiva a questo attrezzo, ed ottiene il suo miglior piazzamento nel Concorso Generale Individuale, il nono posto.

Germania (2007-2012)

Ai campionati europei di Amsterdam del 2007 ottiene il bronzo.
Ai campionati europei di Clemont-Ferrand del 2008 batte l'italiana, nonché campionessa europea al volteggio in carica, Carlotta Giovannini, ottenendo l'oro, nonostante una caduta durante il secondo salto che creò diverse polemiche, si pensava infatti fosse stata aiutata vista l’età (33 anni). Olimpiadi di Pechino 2008.
Alle Olimpiadi di Pechino vince l'argento al volteggio.
L’argento conquistato per il Paese che l’ha aiutata per sconfiggere la malattia del figlio si potrebbe ritenere un giusto risarcimento, dati anche gli oramai 33 anni raggiunti, e difatti l’annuncio del ritiro sembra arrivare, ma dopo aver trascorso un’intera stagione accanto al suo bambino, decide di tornare nuovamente in pedana avendo come obiettivo le Olimpiadi di Londra 2012.

Campionati Mondiali di Tokyo 2011

Nel 2011, ai Campionati Mondiali di Tokyo, ritorna sul podio ottenendo una medaglia d'argento sempre nella sua specialità. L'unica in grado di superarla è la campionessa mondiale statunitense McKayla Maroney che aveva una difficoltà nettamente maggiore.

Olimpiadi di Londra 2012

Nell'agosto 2012 partecipa ai Giochi Olimpici di Londra (è la sua sesta presenza alle olimpiadi).
Insieme alla squadra tedesca non riesce a centrare la finale, ma grazie a 14.808 di media nei due salti al volteggio, riesce a qualificarsi per la finale di specialità al quarto posto.
Il giorno della finale però incorre in qualche sbavatura di troppo che la relega al quinto posto, concludendo quindi senza medaglie la sua sesta avventura olimpica.

Ritorno all'Uzbekistan (2013-oggi)

Dopo due olimpiadi sotto la bandiera tedesca, Oksana annuncia il ritorno alla sua nazione natia.
Rientrata in Patria con il figlio oramai fortunatamente guarito, si sente in dovere di sdebitarsi anche con il suo Paese natale che le è venuto incontro allorché decise per il trasferimento in Germania.
Successivamente raggiunge la Finale al Volteggio alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, pur classificandosi al settimo posto.
Oggi,Oksana, non ha ancora deciso di dire basta e punta ad un’ottava Olimpiade a Tokyo 2021.


CURIOSITA’

La Ginnastica artistica è una Disciplina che racchiude eleganza, potenza, agilità e coraggio, tutte caratteristiche riscontrabili in atlete di giovane età, non per caso si inizia già da molto piccoli, ed è raro vedere una Ginnasta competere e superare la soglia dei 30 anni.
La storia di Okasana Chusovitina, in partenza, non è molto diversa da quella di tante ragazze che si avvicinano al Mondo della ginnastica, solo che la sua grande passione le ha permesso di superare l’ostacolo dell’età e dei vari problemi fisici che si possono riscontrare.
"Adoro la ginnastica. Mi dico: perché non allenarmi e gareggiare finché ancora non ce la faccio?", sottolinea. "Se mi fermassi ora penso che me ne pentirei amaramente", e proprio per questo continua a perseguire i propri obiettivi e competere eccellendo in gare di altissimo livello.


PENSIERI SUL POST CARRIERA

"Voglio portare la ginnastica a teatro".
La ginnasta ha già pianificato il suo post carriera, in quanto ha promesso alla sua famiglia che "quelli di Tokyo saranno gli ultimi Giochi”, ma soprattutto l'ha promesso al figlio di 20 anni che ha paura che si possa infortunare seriamente.
Ha intenzione di aprire un'accademia di ginnastica a Tashkent, per crescere giovani promesse e, contemporaneamente, preparare "uno spettacolo teatrale di ginnastica" al fine di rendere più conosciuto il suo sport in Uzbekistan.
"Voglio che alla gente piaccia la ginnastica, far vedere loro quanto sia bella", dice.
"Quando le persone vedranno la bellezza di questa disciplina, si affretteranno a mandare i loro bambini a lezione..."

SITOGRAFIA