Cavendish Mark

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IMMAGINI

Cavendish Mark Nasce a Douglas il 21 maggio del 1985. E’ un ciclista su strada e pistard (ciclista su pista) mannese naturalizzato britannico che corre per il team Omega Pharma-Quickstep. Ha caratteristiche di velocista, infatti viene soprannominato “Cannonball” e “Manx Missile” proprio per le sue grandi doti di accelerazione nelle volate.

Carriera


Il giovane Cavendish in un primo momento si dedica al calcio, giocando per qualche anno nella squadra della scuola primaria. All’età di 11 anni comincia a gareggiare in gare di BMX e Mountain Bike ma inizia anche a praticare danza classica, forse spinto dalla madre Adele che possedeva un negozio di articoli da ballo. All’età di sedici anni, finita la scuola, inizia a lavorare come cassiere in una banca di Douglas per finanziarsi la nascente carriera di ciclista. In questo modo entrò nell’accademia Under-23 di ciclismo su pista della British Cycling: è così che ha i primi contatti con l’Italia, infatti inizia ad allenarsi a Manchester e in Toscana con il CT Rob Ellingworth.

2005


Nel 2005 arriva la prima medaglia; precisamente a Marzo, in coppia con Robert Hayles, vince la medaglia d’oro nella specialità americana ai campionati del mondo su pista di Los Angeles. L’anno dopo si aggiudica l'oro nello scratch ai Giochi del Commonwealth di Melbourne rappresentando l’isola di Man.

2006


Nella stagione 2006 passa a gareggiare tra gli Elite su strada, debuttando con la squadra Continental tedesca Sparkasse. Ad agosto si trasferisce nella più quotata T-Mobile, come stagista, formazione appena colpita dallo scandalo Operación Puerto (nome dato all'indagine spagnola relativa al doping sportivo effettuata tra il febbraio e il maggio 2006) e successivamente rinominata High Road, Columbia e HTC ma non ottiene nessuna vittoria.

2007


Nel 2007 viene ufficializzato il suo contratto da professionista con la T-Mobile, ed è proprio in questa stagione che Cavendish ottiene i primi successi nella massima categoria ciclistica, vincendo due tappe alla Volta Ciclista a Catalunya e una all'Eneco Tour, oltre allo Scheldeprijs Vlaanderen in Belgio.

2008


Il 2008 è l’anno della sua affermazione come uno dei migliori velocisti del panorama mondiale su strada: dopo il secondo titolo iridato nell'americana, questa volta affiancato da Bradley Wiggins, vince due tappe al Giro d'Italia, la quarta (arrivo a Catanzaro) e la tredicesima (arrivo a Cittadella) ed esplode definitivamente al Tour de France, dove si aggiudica la quinta, l'ottava, la dodicesima e la tredicesima tappa (Châteauroux, Tolosa, Narbona e Nîmes). In questa stagione primeggia anche in due frazioni della Driedaagse De Panne e nel breve cronoprologo del Tour de Romandie.

2009


Il 21 marzo 2009 partecipa per la prima volta alla Milano-Sanremo (100° edizione), trionfando in un testa a testa con il tedesco Heinrich Haussler, scattato in anticipo sul gruppo a 250 m dal traguardo, superandolo per soli 11 cm. In questo modo diventa il secondo più giovane vincitore della "Classicissima", nonché il secondo britannico in grado di aggiudicarsela. Partecipa anche al Giro d’Italia e infatti il 9 maggio seguente, nella prima tappa, la cronosquadre del Lido di Venezia, taglia il traguardo per primo con la sua squadra, il Team Columbia-High Road, andando così ad indossare la maglia rosa di leader della generale, primo britannico a riuscirvi nella storia della corsa italiana. Durante il Giro riesce poi ad aggiudicarsi anche la nona, l'undicesima e la tredicesima tappa della gara, a Milano, Arenzano e Firenze rispettivamente. A giugno partecipa anche al Giro di Svizzera vincendo due tappe, mentre nel mese seguente, al Tour De France, vince in volata la seconda, la terza, la decima, l'undicesima (eguagliando il record del connazionale Barry Hoban,) la diciannovesima e la ventunesima tappa ma, nonostante questi successi, non riesce a vincere la classifica a punti, che va a Thor Hushovd. Conclude la stagione in settembre, dopo il Giro del Missouri, avendo conseguito 23 successi su strada nell'anno solare.

2010


Il 2010 per il campione britannico non inizia nel migliore dei modi: comincia a pedalare con continuità solo a febbraio a causa di un'infezione orale provocata dall'estrazione di un dente. Alla fine di aprile ha aggiunto al suo palmarès solo due successi, uno alla Volta a Catalunya e uno al Tour de Romandie. Non manca all’appuntamento con il Tour de France: l’8 Luglio vince in volata la quinta tappa con arrivo a Montargis, la sesta a Gueugnon (e dodicesima in carriera alla Grande Boucle, eguaglia Robbie McEwen, Erik Zabel e Mario Cipollini), l'undicesima a Bourg-lès-Valence, la diciottesima a Bordeaux e, come nel 2009, quella conclusiva sugli Champs-Élysées; anche in questa edizione non è fortunato, infatti perde ancora una volta, per pochi punti, la maglia verde. Partecipa anche alla Vuelta a España: transita per primo sul traguardo nella cronometro a squadre di apertura, conquistando, per la prima volta, la maglia rossa simbolo del primato della corsa a tappe iberica, ma la abbandona alla terza tappa. Perde però le prime volate, precisamente nella seconda, quinta, sesta e settima tappa ma trionfa nella dodicesima, nella tredicesima e nella diciottesima frazione, consolidando la leadership nella classifica a punti. L’ultima tappa ha come arrivo Madrid, e nonostante sia battuta in volata da Tyler Farrar, conquista la maglia verde, ottenendo la prima affermazione nella classifica a punti di un grande giro. Nel 2011 partecipa al Giro d’Italia, ottenendo due vittorie ma abbandona il giro al termine della dodicesima tappa. A Luglio c’è il Tour de France, e Cavendish ne prende parte: come l'anno prima vince cinque frazioni (porta così a venti il bottino di successi nella corsa francese), ma in tale occasione riesce finalmente ad aggiudicarsi per la prima volta la maglia verde della classifica a punti. A fine agosto prende il via anche alla Vuelta a España ma questa volta non va a finire come l’anno precedente: al quarto giorno di gara si ritira, senza aver ottenuto nessun piazzamento di rilievo.

2011


Si presenta alla partenza della prova in linea dei campionati del mondo su strada, a Copenaghen, con dodici successi stagionali all'attivo, comprese le due vittorie di tappa conseguite a metà settembre al Tour of Britain. Il tracciato sembra disegnato per le sue caratteristiche, infatti è prevalentemente pianeggiante, e l'arrivo adatto alle volate: Cavendish rispetta i favori del pronostico, e quel giorno, il 25 settembre 2011, si laurea ufficialmente campione del mondo, secondo britannico iridato dopo Tom Simpson. Sul traguardo precede allo sprint Matthew Goss e André Greipel. Il 30 novembre dello stesso anno viene insignito del titolo di Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico per i servizi resi al ciclismo britannico. In ottobre, due settimane dopo la vittoria mondiale, saluta il Team HTC e ufficializza il suo trasferimento, per la stagione 2012, tra le file del team britannico Sky.

2012


Nel 2012, con la maglia iridata sulle spalle, ottiene i primi successi, nella terza e nella quinta tappa del Tour of Qatar. Nello stesso mese si aggiudica anche la Kuurne-Bruxelles-Kuurne battendo in volata Jaŭhen Hutarovič e Kenny van Hummel; partecipa anche alla Tirreno Adriatica dove vince la seconda tappa. Al Giro d’Italia si aggiudica la seconda tappa, con arrivo a Herning, si ripete anche nella quinta frazione, a Fano, e nella tredicesima, a Cervere. Per dieci giorni indossa anche la maglia rossa della classifica a punti, ma la perde al termine della penultima tappa a favore di Joaquim Rodríguez. In giugno partecipa alla gara a tappe “Ster ZLM Toer” nei Paesi Bassi, vincendo per la prima volta una gara a tappe pur non riuscendo a far sua alcuna tappa. Nel mese seguente c’è l’appuntamento con il Tour de France: ottiene tre successi, nella prima tappa in linea, quella con arrivo a Tournai, nella diciottesima frazione, con arrivo a Brive-la-Gaillarde, e nella ventesima, quella conclusiva a Parigi (quarto successo consecutivo per lui nella tappa degli Champs-Élysees). A settembre aggiunge al suo palmarès anche tre successi di tappa al Tour of Britain. Ad ottobre rescinde il suo contratto che lo legava al team “Sky” fino al 2014 e il 18 dello stesso mese firma un contratto triennale con il team Omega Pharma-Quickstep, valido a partire dalla stagione 2013. Inizia un nuovo ciclo con il suo nuovo team più motivato che mai ed i risultati ne sono la prova. Debutta con la formazione belga in gennaio in Argentina, al Tour de San Luis, vincendo la prima tappa e concludendo secondo nella seconda tappa, dietro Sacha Modolo. In febbraio domina il Tour of Qatar, conquistando quattro frazioni consecutive, la classifica a punti e la classifica generale della corsa ma “Cannonball” non è soddisfatto; si presenta al Giro d’Italia vincendo tutti gli arrivi in volata compresa la passerella finale a Brescia. Conclude il giro con 5 successi di tappa e vincendo la Maglia Rossa, simbolo della classifica a punti. Il 23 giugno trionfa sulle strade di casa diventando campione nazionale in linea davanti a Ian Stannard e David Millar. Non manca al consueto appuntamento col Tour de France ed, infatti, Il 3 luglio arriva la prima vittoria con la maglia di campione britannico vincendo in volata la quinta tappa sul traguardo di Marsiglia.

Soprannome


"Cannonball"

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