Cannavaro Fabio
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Fabio Cannavaro nasce a Napoli il 13 settembre 1973. Ex calciatore italiano (ruolo: difensore), oggi è un allenatore di calcio.
I primi anni e l’esordio in serie A
Secondo di tre figli, Fabio inizia da piccolissimo a giocare e, ad otto anni, dopo migliaia di partite sui campetti di Fuorigrotta, entra nella scuola calcio Italsider di Bagnoli.
Ad undici anni approda al Napoli dove, già nel 1987, vince il suo primo campionato. Nello stesso anno il Napoli vince il primo scudetto della sua storia e il giovane Cannavaro, pur di ammirare la sua squadra, chiede al mister Scarpitti di essere convocato come raccatta palle allo stadio S. Paolo, in modo da vivere da vicino il suo idolo Diego Armando Maradona.
Dopo la lunga trafila alle giovanili del Napoli e un futuro molto promettente, Cannavaro esordisce in prima squadra il 7 Marzo 1993 (Juventus Napoli 4-3). In quel Napoli però i risultati non erano più entusiasmanti come un tempo, infatti la squadra, orfana di Maradona e altri campioni che conquistarono due scudetti a Napoli, adesso lotta per la salvezza. Cannavaro, nonostante ciò, incanta tutti mettendo in luce le grandi doti esplosive che ne faranno il difensore più rapido ed incisivo della serie A.
Nell’annata 1993-1994 il tecnico Marcello Lippi lo utilizza più frequentemente, schierandolo spesso in coppia con l’esperto Ciro Ferrara, dal quale Fabio apprende tutto; questa stagione fu anche quella dell’esordio in Coppa UEFA e del primo goal in carriera in un Milan-Napoli 1-1 dell’8 gennaio 1995.
Anni al Parma(1995-2002)
L’avventura però nella prima squadra del Napoli termina subito infatti, sebbene in 2 giugno 1995 avesse dichiarato di voler restare al Napoli, qualche settimana più tardi viene ceduto al Parma (per il valore di 13 miliardi di lire) per saldare i problemi economici del club partenopeo.
Qui al Parma, insieme a Gianluigi Buffon e Lilian Thuram, compose una delle difese più forti e invidiate del mondo. Con il Parma vince Coppa Italia, Coppa UEFA, Supercoppa Italiana ed arriva a un passo dallo scudetto.
Inter (2002-2004)
Dopo 7 anni passati al Parma, nell’estate del 2002 Fabio Cannavaro passa all’Inter. Questi due anni passati alla corte di Massimo Moratti non sono però entusiasmanti, tanto da essere definiti dallo stesso Cannavaro “Il periodo più brutto della sua carriera per via di problemi fisici, soprattutto quello alla tibia”.
Durante il primo anno con l’Inter, sotto la guida del tecnico Hector Cuper, Fabio viene spesso schierato come terzino e, con 28 apparizioni stagionali, Cannavaro contribuisce al secondo posto in campionato dell’Inter e al raggiungimento della semifinale in Champions League.
All’inizio del campionato 2003-04, a causa di un pessimo avvio della formazione milanese, l’incarico di allenatore passa ad Alberto Zaccheroni il quale schiera Cannavaro al centro di una difesa a tre con Cordoba e Materazzi al suo fianco ma, nonostante il cambiamento di modulo e di allenatore, la stagione nel complesso risulta deludente.
Juventus (2004-2006)
Il 30 giugno 2004 Fabio Cannavaro è ingaggiato dalla Juventus di Fabio Capello ed è proprio in questa squadra che ritrovò amici come Ciro Ferrara, Gianluigi Buffon e Lilian Thuram.
Fa il suo esordio con la maglia della Juventus il 12 settembre 2004 in una partita di campionato vinta 0-3 contro il Brescia, che sarà la prima di numerose vittorie e numerosi successi con la maglia della Juventus.
Grazie alle sue doti e al suo gran carisma, diventa leader assoluto della difesa bianconera e trascina la Juventus alla vittoria di due scudetti.
Poco prima della fine del campionato, però, quando tutto sembrava andare per il verso giusto, Cannavaro è protagonista di un documentario scandaloso trasmesso dalle televisioni nazionali: Fabio, infatti, è ripreso ad iniettarsi dei medicinali durante una trasferta Europea del Parma. La notizia crea un grosso scalpore intorno al giocatore, che, nonostante tutto, trova l’appoggio della squadra e dei tifosi che gli si stringono attorno; Cannavaro non risponderà alle polemiche e la domenica successiva, contro il Bologna, segna la rete di apertura. L’anno successivo Cannavaro ha l’obbligo confermare la grande stagione precedente e lo fa alla grande, portando a Torino un altro scudetto e collezionando questa volta addirittura anche 4 goal.
Real Madrid (2006-2009)
Nel 2006 però, dopo la vittoria del secondo scudetto, la Juventus viene colpita dallo scandalo Calciopoli e Cannavaro, dopo la vittoria dei Mondiali di calcio con l’Italia, lascia la Juventus, costretta a ripartire dalla serie B, per poi andare al Real Madrid e seguire il tecnico Fabio Capello.
Il 27 agosto fece il suo esordio assoluto con la maglia del Real e, tre mesi dopo, viene premiato con il Pallone d’oro, che lui dedica alla città di Napoli. Il 18 dicembre, inoltre, riceve anche il premio di FIFA World Player.
Con il Real Madrid, invece, vince due campionati consecutivi, nel 2006-07 e nel 2007-08, anche se, nei tre anni che gioca con questa squadra, le sue prestazioni sono al di sotto delle aspettative.
Ritorno alla Juventus (2009-2010)
Nell’estate del 2009, Cannavaro ritorna alla Juventus.
Questo ritorno però non fu entusiasmante, infatti, trova una squadra radicalmente cambiata e dei tifosi che non gli hanno ancora perdonato l’addio del 2006.
La stagione 2009-10 infatti è disastrosa: la Juventus, guidata da Ciro Ferrara e Alberto Zaccheroni, si piazza al settimo posto ed è eliminata nel girone di qualificazione della Champions League. Cannavaro, al pari dei compagni di squadra, colleziona numerose presenze insufficienti con la maglia della Juventus.
Al termine del campionato, dove colleziona 27 presenze e nessun goal, lascia la Juventus.
Al-Ahli (2010-2011)
Il 2 giugno 2010 firma un contratto con l’Al-Ahli, squadra di Dubai negli Emirati Arabi.
Dopo una stagione, durante la quale colleziona 16 presenze e 2 goal, il 9 luglio 2011, a cinque anni esatti dalla vittoria del Mondiale con la maglia dell’Italia, decide di lasciare il calcio a 37 anni.
In accordo con i proprietari del club degli Emirati Arabi, rimane per tre anni a Dubai come dirigente della squadra.
Nazionale
Con la Nazionale Under 21, ai tempi del Parma, Cannavaro, sotto la guida di Cesare Maldini, vince due campionati europei U-21 consecutivi nel 1994-1996.
Nella Nazionale maggiore, invece, Fabio inizia il suo percorso il 22 gennaio 1997, data del suo esordio, in amichevole contro l’Irlanda del Nord.
Partecipa al suo primo mondiale, convocato da Cesare Maldini, in Francia nel 1998.
In seguito, sotto la guida di Dino Zoff, partecipa all’europeo del 2000 in Belgio e Paesi Bassi e al mondiale del 2002 in Giappone e Corea del Sud.
Con l’arrivo di Trapattoni sulla panchina dell’Italia e l’addio di Paolo Maldini alla nazionale, Cannavaro viene nominato capitano della squadra con la quale partecipò da capitano all’europeo in Portogallo, al mondiale in Germania del 2006 (dove fu lo stesso Cannavaro ad alzare la coppa del Mondo al cielo il 9 luglio 2006 sotto la guida di Marcello Lippi) e al Mondiale in Sud Africa del 2010 dove l’Italia fu eliminata ai gironi dopo la sconfitta con la Slovacchia. Fu proprio questa l’ultima partita di Cannavaro che dopo 136 presenze e record, lascia la maglia azzurra.