Camber irene

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Irene Camber, figlia del poeta-soldato Giulio Camber, è nata a Trieste il 12 febbraio 1926. Iniziò ad affacciarsi alla pratica della scherma assolutamente per caso quando aveva otto anni, nonostante la madre voleva che diventasse ginnasta. Iniziò la sua carriera nel dopoguerra, nel ben mezzo della guerra fredda nella Società Ginnastica Triestina, partecipando inizialmente a gare regionali, per poi partecipare e affermarsi costantemente a vari campionati italiani, sia individuali che a squadra, ottenendo buoni risultati. Nel suo percorso da schermista ha avuto diversi maestri tra cui Carlo De Palma, Guido Comini, Dino Turio e Enzo Angelini.

Carriera


Dopo la morte di suo padre,Irene Camber, decise di lasciare momentaneamente la scherma per darci dentro con lo studio, cosi si iscrisse all’università di Padova scegliendo la facoltà di chimica industriale, terminando nel 1950, dove fu la prima donna ad ottenere questa laurea a Padova. Dopo il periodo di pausa, iniziò a riprendere la pratica del fioretto, e da qui iniziò il suo percorso verso l’affermazione su campo internazionale. Nel 1947 arrivò il primo bronzo a squadre alle Universiadi a Parigi ,nel 1948 partecipò alla sua prima Olimpiade a Londra dove arrivò in semifinale. Attendendo le Olimpiadi successive, Irene partecipò a diversi mondiali e tornei internazionali, dove arrivò nel ’49 quarta al Cairo, nel ’50 sesta a Monaco, nel ’51 quarta a squadre a Stoccolma, vinse nel torneo Internazionale di Vienna a squadre nel ’51, nel ’52 bronzo a squadre a Copenaghen e tre titoli universitari nel ’49, ’50 e ’51. Nel 1952 partecipò alle Olimpiadi di Helsinki dove arrivò in finale vincendo il suo primo oro Olimpico, divenendo la prima donna italiana a vincere nel fioretto femminile, battendo la favoritissima ungherese Ilona Elek, grandissima schermitrice, la quale era stata campionessa nelle precedenti Olimpiadi di Berlino e Londra.
Nel 1953 partecipò al campionato mondiale a Bruxelles dove vinse l’oro individuale e il bronzo a squadre, diventando la prima atleta italiana a compiere l’impresa di aggiudicarsi sia la medaglia d'oro ai giochi Olimpici che ai campionati mondiali. Dal successo olimpionico, seguirono tutta una serie di vittorie non meno prestigiose, nei campionati mondiali del ’53 a Dortmund bronzo a squadre, nello stesso anno vinse l’individuale al torneo internazionale a Rio de Janeiro, nel ’54 è argento a squadre e quarta nell’individuale a Lussemburgo, nel ’55 a Roma bronzo a squadre e settima nell’individuale, nel ’57 a Parigi vinse l’oro a squadre e fu bronzo nell’individuale. nel 1956 rinunciò alle Olimpiadi di Melbourne per sposarsi. Tornò in pedana nel 1957 dove a Parigi vinse l’oro a squadre e bronzo nell’individuale . nel 1958 e ‘59 nacquero i suoi primi due figli. Nel 1960 partecipò alle olimpiadi che si tennero a Roma, conquistando il bronzo a squadre . Successivamente, nei campionati mondiali del ’61 a Torino, arrivò quarta a squadre e nel ’62 a Buenos Aires bronzo a squadre. Nel 1963 nacque il suo terzogenito.
L’ultimo suo impegno agonistico fu alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964, dove ottenne un quarto posto a squadre.

Dopo il ritiro


Dopo la conclusione della sua carriera da schermista è stata Commissario Nazionale per il fioretto donne dal ’65 al ’72, Membro della Commissione Calendari e Propaganda della FIE, nel ’72 accompagnatrice della squadra alle Olimpiadi di Monaco.

Onorificenze


Ha ricevuto diversi riconoscimenti per la sua attività fra cui il Premio dei Cento Anni della Gazzetta, il Premio alla Carriera “Giornalisti Brianza”, il Premio “Prestigio ed Esempio” degli Azzurri d’Italia, la Coppa Cotronei, la Croce di Cavaliere della Repubblica, la Medaglia d’Argento, Benemerenza Civile del Comune di Milano, il Premio Aquile dello Sport Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Il premio "Stella d'oro“ al merito sportivo" per le sue innumerevoli e leggendarie imprese.