Cacciatori Maurizia
IMMAGINI
Maurizia Cacciatori, figlia dell’ex portiere carrarese Franco Cacciatori, nasce a Carrara il 6 Aprile del 1973. Trascorre parte della sua infanzia in un collegio estivo in Germania per imparare la lingua tedesca. Influenzata dai genitori, fin da piccola pratica sport, dividendosi tra nuoto e ginnastica artistica.
Carriera
A 9 anni, Maurizia Cacciatori spinta dalla voglia di praticare uno sport di squadra e di condivisione, inizia a praticare la pallavolo. Nel 1986 entra a far parte della squadra della sua città, la Pallavolo Carrarese, fino al 1987, anno in cui entra in serie B con la squadra Valsega Carrara. Fin da subito riesce a mostrare il suo talento, riceve infatti la sua prima promozione entrando nella seconda categoria di pallavolo, Serie A2 nel 1988 con il Cosaid Carrarese. Successivamente a soli 16 anni si ritrova a prendere una decisione importante, riceve infatti due proposte per la serie A1 dalla INA Assitalia Perugia e dalla Volley Modena; la scelta ricade su Perugia, ritenuta dalla Cacciatori una realtà che puntava molto sui giovani. Trasferitasi dalla sua città natia inizia a giocare nelle gare internazionali e nel 1992 vince la Coppa Italia insieme alla squadra IMET Perugia portando per la prima volta la maglia n°7, numero che l’accompagnerà per tutta la sua carriera. Per due anni, fino al 1994, gioca nella squadra Impresem Agrigento e nella Campione Impresem Agrigento. Nel 1995 entra a far parte della Volley Bergamo nella Foppapedretti Bergamo con la quale si aggiudica lo scudetto-Coppia Italia, nel 1996 e nel 1997 due Supercoppe Italiane e una Coppa dei Campioni. Dal 1998 al 1999 gioca con la squadra INN Volley Napoli. Sempre in quegli anni si trova in Giappone insieme alle azzurre per partecipare al campionato mondiale di pallavolo femminile, in questa occasione viene eletta miglior palleggiatrice dell’evento. -‘’A venticinque anni ero la migliore palleggiatrice al mondo. […] Ero felice, mi sentivo in colpa pensando alle mie compagne, perché ho sempre creduto che negli sport di squadra si vince e si perde tutti insieme’’- dal libro ‘’senza rete’’ di Maurizia Cacciatori. Dopo un breve periodo presso il Centro Ester Pallavolo di Napoli con cui ottiene la coppa CEV nel 1999, conquista la Supercoppa italiana, uno scudetto e una coppa dei campioni con la Volley Bergamo, negli anni dal 1999 al 2003. Nel 2002 viene esclusa dalla Nazionale Italiana, per il Torneo di Montreux, dell’allenatore Marco Bonitta giudicandola un’atleta in perdita di validità. L’anno seguente è ingaggiata nel club spagnolo Voleibol Tenerife per la squadra Marichal Tenerife aggiudicandosi ulteriori coppe, la Coppa della Regina e l’Europa Champions League. Nel 2004 partecipa nella serie A2 con la Volleyball Club Lodi, la stagione però si conclude prematuramente data l’esclusione dalla formazione di lodi. Il 2005 rappresenta per la Cacciatori un anno mesto, infatti dopo aver giocato nell’Original Marines Arzano per il campionato italiano, termina la stagione con una retrocessione. Negli anni 2006/2007 decide di lasciare la pratica della pallavolo a livello agonistico diventando, l’anno successivo, direttore sportivo della società spagnola Icaro Volley Palma (ESP) con cui ottiene lo scudetto con la squadra delle isole Baleari. Oggi ricopre cariche svariate, è infatti un’affermata formatrice aziendale dividendosi tra team building, coaching e speech motivazionali.
Nazionale: Dal ’91, anno in cui Maurizia Cacciatori entra nella Nazionale italiana, ha indossato per ben 12 anni la maglia delle azzurre, in particolare il n° 7, ricoprendo il ruolo di capitana e di palleggiatrice. Con 228 presenze si è aggiudicata insieme alla sua squadra premi e riconoscimenti a livello internazionale. Primo fra tutti l’oro ai Giochi del Mediterraneo del 2001. Due anni prima agli europei del 1999 vinse un bronzo in Italia e nel 2001 in Bulgaria un argento. Vanta anche della prima qualificazione della nazionale femminile di pallavolo alle Olimpiadi di Sydney del 2000.
Curiosità: La cacciatori rappresenta ancora oggi un modello a cui guardano le aspiranti pallavoliste. Donna immagine dello sport rosa va anche il riconoscimento della scrittura di un libro, incentrato sulla costante della sua vita, la pallavolo, e sulle esperienze del suo passato tra sport e vita quotidiana. Con il libro che porta il titolo ‘’senza rete’’, pubblicato il 17 ottobre 2018, si è aggiudicata l’8 Novembre 2019 il Premio Letterario Sportivo- Memo Geremia. -‘’ Quando ancora adesso i tifosi mi fermano per strada, per farmi i complimenti, so che da fuori la mia vita deve sembrare formidabile. E di sicuro lo è, ma nulla è caduto dal cielo. Ora che la guardo, la mia vita è stata di sicuro intensa, complicata, meravigliosa, struggente, caotica, ricca di colpi di scena e di buone lezioni. Una storia che, nel bene e nel male, ho scritto sempre liberamente. Una storia che vale la pena raccontare.’’- Tratto dal libro ‘’senza rete’’ .
Sitografia
- https://it.wikipedia.org/wiki/Maurizia_Cacciatori#Biografia
- https://www.repubblica.it/online/sport/maurizia/esclusa/esclusa.html
- https://www.ilgiorno.it/sport/libro-maurizia-cacciatori-1.4230290
- http://www.legavolleyfemminile.it/?page_id=194&idat=CAC-MAU-73
- https://www.corrieredellosport.it/video/volley/2018/10/08-48432735/intervista_a_maurizia_cacciatori_la_mia_vita_un_thriller_/
Bibliografia
- ‘’Senza rete’’ di Maurizia Cacciatori