Busa' luigi

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Luigi Busà nasce ad Avola (Siracusa) il 9 ottobre del 1987 , karateka italiano , campione di assoluto valore mondiale nella specialità del kumite ( combattimenti).

Carriera


Luigi Busà inizia a praticare il karate alla sola età di 4 anni, grazie al padre che era un maestro in questa disciplina. Fin dalla prima volta che il padre lo condusse al Dojo, si 'innamora subito di questo sport e da quel giorno inizia il suo lungo viaggio. Infatti dal 1993 viene tesserato FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali con la società Centro Arti Marziali Associazione Sportiva Dilettantistica. Nel 2003 con il grado di cintura nera 5° Dan conseguito per meriti agonistici, fa il suo primo ingresso nella Nazionale Italiana Giovanile e ne diventa titolare e Capitano. Appena 18enne approda alla Nazionale Seniores raggiungendo traguardi senza precedenti sempre allenato dal papà Nello. Un ragazzo umile dal fascino fanciullesco, cresciuto per strada a pane e karate, è consapevole di essere il migliore, il numero uno, ma soprattutto è un combattente con un grande rispetto dell’avversario indipendentemente dal suo livello. Si è laureato per ben tre volte consecutive campione europeo nel 2006-2007 e 2008, nessun atleta è riuscito in questa impresa. Lo scorso anno ha conquistato l’argento ai Giochi del Mediterraneo di Pescara e il 14 febbraio scorso si è laureato Campione d’Italia nella categoria 76kg a Biella portando a cinque i tricolori conquistati nella sua carriera. “La gara è andata molto bene ho vinto tutti gli incontri prima del tempo e la finale l’ho gestita bene con un atleta azzurro dell’Esercito – ha detto Luigi raccontando l’ultima sua impresa- Una gran faticaccia ho disputato ben sei incontri e dopo dieci ore di competizione ho indossato la maglia di campione italiano. Sapevo che sarebbe stata dura ma il programma di allenamento svolto mi aveva dato riscontri positivi”. Arruolato nelle fila del Gruppo Sportivo Forestale nel 2008 insieme alla sorella Lorena che proprio a Biella tra l’altro ha conquistato il suo primo tricolore assoluto nella categoria 68 kg raccogliendo l’eredità preziosa ma pesante di un’altra grande del karate forestale, Roberta Minet.
Come abbiamo già accennato Luigi proviene da una famiglia di appassionati di questa disciplina sportiva ed è fidanzato con Laura Pasqua anche lei forestale e una delle migliori specialiste azzurre, ha ricevuto anche l’invito a partecipare al 1° Martial Arts e Combat Sport Games in programma a Pechino dal 28 agosto al 4 settembre 2014. Una “Olimpiade degli Sport di Combattimento” nella quale si confronteranno i “top eight”, i migliori otto al mondo. “Per noi atleti non olimpici finalmente si realizza un sogno – ha detto Busà - essere invitato a far parte dei migliori otto al mondo mi riempie d’orgoglio e rappresentare la mia nazione in una gara così importante è uno stimolo grande a far bene e dare il massimo”.

Le riflessioni di Luigi Busà


Luigi ha sempre affermato che in questo sport occorrono tre punti fondamentali: la testa, il cuore, e tanto coraggio.

  • La testa: Perché un campione è qualcuno quando pensa ai dettagli e non si ferma mai, un campione è sempre in continua evoluzione.
  • Il cuore: Perché praticare questo sport, facendo sacrifici, diete, essendo coerente per un lungo periodo richiede un cuore appassionato. Senza cuore non si può vincere.
  • Il Coraggio: Perché quando si combatte su un tatami, per esempio nei campionati del mondo a Parigi, con 20'000 persone urlanti, si ha realmente bisogno di tanto coraggio Senza coraggio, non si raggiungeranno mai livelli più alti.

Il Kumite


Il kumite ovvero il combattimento insegna una grande quantità di autocontrollo. Le tecniche vengono eseguite a velocità molto elevata, ma sempre con il controllo. Tutto si concentra sul fare grandi attacchi, grandi tecniche; ma non bisogna mai dimenticare di difendersi, per bloccare, perché vero un campione è colui che vince mentre riceve il minor numero di colpi possibile - non quello che compie il maggior numero di attacchi. E 'colui che riceve meno danni". Lo stesso Busà in diverse interviste afferma che quando si ottengono medaglie ai tornei bisogna cercare di non restare incatenati a questi successi ma di continuare nella formazione, perché quando si vince un mondiale , si pensa di essere il migliore, ma per continuare ad esserlo, è necessario restare con i piedi per terra, godersi la vittoria sicuramente ma tornare a chiedere sempre più a se stesso.

Curiosità


Luigi Busa’ nel 2012 vince i Campionati del Mondo WKF finale di Parigi, contro Rafael Aghayev dall'Azerbaijan. Vince nonostante un infortunio ad una gamba nel Bercy Stadium, con 20'000 spettatori in 4 tempi, dopo essere diventato 11 volte Campione Europeo e Mondiale, alla fine dell’incontro improvvisa sul tatami una tale danza ( davanti a una folla plaudente a Parigi, con grande costernazione del suo avversario sconfitto e lungo tempo rivale Rafael Aghayev ), stile Gangnam, ricca di emozioni che resta nella storia di questa disciplina .