Breakdance - Origini

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Le origini della Breakdance


La nascita della breakdance, nota anche come breaking o break dancing, sono incerte, si fanno risalire intorno alla fine degli anni sessanta - prima metà degli anni settanta, ad opera di comunità afroamericane e latine del South Bronx di New York. La breakdance è la prima danza della cultura di strada dell'hip-hop, essendo uno dei suoi quattro elementi; gli altri tre sono il DJ'ing, l'MC'ing/rapping e i graffiti. Un DJ chiamato Kool Herc, notò che durante le sue feste di quartiere, i giovani si scatenavano sulla pista da ballo, muovendosi con un'energia inusuale e dinamica, ogni volta che arrivava il break dei brani che suonava.
La traduzione del termine "break" è, appunto, "interruzione" o "pausa", ma nel contesto ha un significato più profondo, vale a dire un momento di esplosione creativa e di pura energia.
La breakdance viene eseguita da individui noti come b-boys e b-girls. I termini, b-boys e b-girls, sembra che facessero riferimento al fatto che le loro esibizioni avvenivano ogni volta che arrivava il break. Erano insomma i break-boys e le break-girls.
Sul nome, però, c'è chi sostiene che la "b" in origine fosse un riferimento al Bronx, zona della città in cui questa disciplina era nata e si era affermata. Inizialmente, la breakdance, dai racconti di molti protagonisti del periodo, era anche una disciplina praticata soprattutto da ragazzi che provenivano da quartieri malfamati, uno strumento per risolvere i dissidi tra le gang in modo pacifico e con delle sfide che utilizzavano la danza e l'abilità nella disciplina come arma per sbaragliare l'avversario. I ballerini si riunivano per dare vita alle "battles", competizioni in cui le gang disposte in circolo si sfidavano a colpi di passi e acrobazie, in round di uno contro uno: il migliore non era più chi si imponeva con la sopraffazione brutale ma chi sapeva emergere per spettacolarità, originalità e stile. A portare alla ribalta lo stile latino sarà Charlie Chase nel 1975.
Il dj portoricano prendendo spunto da mosse tipiche della salsa e della capoeira, diede vita a passi tipici della breakdance, in particolare ricordiamo il C.C. Long (sixstep) e il Track, elementi fondamentali per ciò che riguarda i footwork. Nel 1977 viene fondata la Rock Steady Crew, destinata ad essere portavoce delle vere origini del b-boying nella storia della danza urbana.
La vera rivoluzione a livello internazionale per questo stile di danza avverrà a partire dagli anni ’80, quando farà la sua comparsa in numerosi film, programmi televisivi e in video musicali. Altro aspetto importante sarà la nascita delle prime crew, ovvero gruppi di ballerini che si allenavano per partecipare a competizioni.
Negli anni ’90, la breakdance, dopo aver vissuto una forte crescita popolare, inizia la sua discesa, anche se in questi anni i ballerini professionisti cominciano ad essere riconosciuti e rispettati per le loro abilità artistiche e le scuole di danza iniziano ad offrire corsi di breakdance riconosciuti in tutto il mondo. Negli Anni 2000, grazie alla diffusione di internet e dei social media, i ballerini possono condividere le loro performance con un pubblico globale, tanto che con grande sorpresa di molti, debutta la breaking alle Olimpiadi di Parigi 2024.