BIANCHETTO SERGIO

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L’italiano Sergio Bianchetto è ex pistard e ciclista su strada, divenne campione olimpico nel Tandem sia nel 1960 a Roma (in coppia con Giuseppe Beghetto) che nel 1964 a Tokyo (in coppia con Angelo Damiano).

Carriera


Ai mondiali del ’61 sulla pista di Oerlikon (Zurigo), Beghetto e Bianchetto si contesero la medaglia d’oro della velocità. In entrambe le prove, i due pistard dalla tecnica sopraffina, si impegnano nel “ Surplace “ (quell’esercizio che consiste nel restare in equilibrio sulla bicicletta senza mettere piede a terra). Alla fine la spunta il più potente, Bianchetto, che si impone con un secco 2-0 . Ai mondiali del ’62, i professionisti, Beghetto e Bianchetto, si contesero nuovamente il titolo “Dilettanti”. Il campione uscente Bianchetto, è costretto a vedersela con l’altro azzurro Giovanni Pettenella in semifinale; diciannove minuti di surplace nella prima prova e ventisei nella seconda, non gli tolgono l’energia per vincere. In finale, Bianchetto conquista la prima prova, Beghetto gli risponde nella rivincita e si va alla bella in un velodromo al colmo dell’entusiasmo. La cattiveria e la rabbia agonistica di Bianchetto hanno la meglio, è suo anche il titolo Mondiale del 1962. Beghetto passò tra i professionisti ai mondiali del 1963, mentre Bianchetto, nello stesso anno, fu battuto dal belga Patrick Sercu . Nei mondiali del 1964 fu terzo dietro i francesi Pierre Trentin e Daniel Morelon . Alle Olimpiadi del 1964 , Bianchetto vinse, oltre all’oro nel tandem, l’argento, battuto da Giovanni Pettenella. Negli anni a venire i duelli tra i due si sarebbero ripetuti all’insegna di estenuanti Surplace, leggendaria la semifinale dei campionati italiani al Velodromo di Varese nel 1968. Primo giro di studio, poi Bianchetto va in “surplace” e Pettenella lo imita, più vicino alla corda. Dopo Cinquanta minuti, si va verso l’ora, il record di Maspes (il più grande fuoriclasse italiano su pista, soprannominato il “re del surplace”). Dopo 1 ora 3’5”, Bianchetto si muove. Non per strategia, ma per sfinimento. Crolla, scivola, cade. E Giovanni Pettenella va al traguardo. Bianchetto si ritirò dalle scene del ciclismo nel 1970 dopo aver conseguito, tra i migliori risultati, oltre al quarto posto nella velocità ai campionati del Mondo del 1968 , anche un secondo posto nella “Sei giorni di Montréal” nel 1965.

Bibliografia


  • “Wikipedia”
  • “Corriere della Sera”