BATISTUTA GABRIEL OMAR

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Gabriel Omar Batistuta (Avellaneda, 1º febbraio 1969) è un ex calciatore, allenatore di calcio e commentatore televisivo argentino.
Soprannominato Batigol e Re Leone, è considerato uno dei più forti attaccanti di tutti i tempi. È stato inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori giocatori viventi redatta dalla FIFA in occasione del centenario della federazione; occupa inoltre la 23ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata da World Soccer.Cresciuto nelle giovanili del Newell's Old Boys, ha giocato in patria anche per River Plate e Boca Juniors, ottenendo il titolo argentino nel 1991. Giunto in Italia, ha vestito per nove anni la maglia della Fiorentina, con cui ha vinto una Coppa Italia ed una Supercoppa italiana: nel corso degli anni novanta è stato il capitano della squadra viola, diventando con 152 gol il miglior marcatore della storia della squadra gigliata in Serie A. Passato alla Roma, ha conquistato lo Scudetto 2000-2001 e una Supercoppa italiana, trasferendosi poi all'Inter. Nel 2005 ha terminato la sua carriera in Qatar nelle file dell'Al-Arabi. Dopo il ritiro, ha fatto parte dello staff tecnico della Nazionale argentina e ha svolto il ruolo di segretario tecnico al Colon de Santa Fe.Con 56 gol è il miglior realizzatore nella storia della Nazionale argentina; con 151 gol è il miglior marcatore della Fiorentina in Serie A, squadra di cui è stato anche capitano. Inoltre, con 184 reti, è al 11º posto nella classifica dei marcatori della Serie A. Nel 1994 ha stabilito il record di gol in giornate consecutive nel campionato italiano (11), in precedenza appartenente ad Ezio Pascutti. Nel luglio 2015 viene inserito nella hall of fame della Roma.

Biografia


Gabriel Omar Batista ato ad Avellaneda e non, come erroneamente riportato da varie fonti, a Reconquista da Osmar Batistuta, macellaio, e sua moglie Gloria, segretaria scolastica, vi dimora fino all'età di sei anni, per poi trasferirsi a Reconquista, in via Pueyrredón 1024. Gabriel Omar Batistuta cresce particolarmente legato al nonno paterno Melchior, principale artefice delle fortune della famiglia, poi svanite a causa di una crisi economica e successivamente rimpinguate dal lavoro del padre di Gabriel, Osmar. Riceve la Prima Comunione e la cresima nella chiesa di San Roque, e frequenta la scuola, con buoni risultati. Prende poi per la prima volta i contatti con il gioco del calcio, praticandolo saltuariamente, senza però manifestare, inizialmente, una grande passione. Nasce poi la prima delle sorelle minori, Elisa, cui seguono Alejandra e Gabriela, e con tutte e tre Batistuta stabilisce un forte legame. Dopo i sette anni di scuola elementare, sceglie di frequentare l'Enet, istituto tecnico, non completando però gli studi (mancando di sostenere l'esame finale) anche a causa della nascente attitudine per il calcio. Dai dieci ai quattordici anni pratica pallavolo e pallacanestro, ma a sedici anni, avendo ricevuto in regalo dall'amico Pitti Lorenzini unposter di Diego Maradona allegato a El Gráfico, Batistuta si avvicina al calcio. A diciassette anni, il 26 settembre 1986, conosce Irina Fernández durante la sua quinceañera, con cui si fidanzerà otto mesi dopo, a maggio 1987.Il 28 dicembre 1990 i due si sposano, avendo in seguito quattro figli: Thiago (nato a Firenze, un attore), Lucas, Joaquín e Shamel.

Prime esperienze calcistiche


Come già detto, Batistuta conosce il calcio a sedici anni: leggermente sovrappeso, gli viene dato il soprannome di gordo(grasso), mentre per i suoi capelli biondi (colore poco comune in Argentina) viene chiamato gringo. Alle scuole superiori ebbe le prime occasioni di giocare a calcio: chiuso da compagni più abili nelle discipline di pallavolo e pallacanestro, sport cui Batistuta si era maggiormente avvicinato, per partecipare alle Intercollegiali, una competizione che coinvolgeva le scuole della zona, dovette segnarsi nella squadra di calcio. Il primo campetto si trovava nel barrio Chapero e Batistuta vi si ritrovava con gli amici per giocare: nacque così il Grupo Alegria, la prima formazione amatoriale dell'argentino. Passato poi nelle giovanili del Platense, partecipa con tale maglia alla prima partita ufficiale contro il Racing di Reconquista all'età di sedici anni e mezzo. Con il Platense rimane per due anni, fino alla chiamata del Newell's Old Boys, che grazie al proprio osservatore Jorge Griffa aveva scoperto il talento di Batistuta. Insieme a Gustavo Masat si trasferisce a Rosario, dove trova Marcelo Bielsa, suo primo tecnico. Durante il suo periodo al Newell's Old Boys stringe amicizia con diversi giocatori, tra cui Darío Franco e Fernando Gamboa, alternando partite a carte a visite al Parque de la Independencia. Lasciata la camerata comune ove abitavano i giocatori delle giovanili del Newell's, Batistuta e Masat trovano una sistemazione indipendente nelle vicinanze dello stadio. Nel febbraio del 1989 Batistuta vive la sua prima esperienza lontano dal Sud America, partecipando al Torneo di Viareggio 1989, mentre nel giugno dello stesso anno si lega al procuratore Settimio Aloisio, con cui rimarrà per molti anni a seguire.

La maturità


Dopo il passaggio al River, il periodo al Boca Juniors fu molto positivo dal punto di vista personale, come da lui affermato nella propria autobiografia. Dopo il matrimonio con Irina Fernández, celebrato nella chiesa di San Roque a Reconquista, il calciatore argentino si trasferisce a Belgrano, quartiere di Buenos Aires. A ciò si aggiungono l'acquisto della prima auto (una FIAT Turbo) e il successo professionale; inoltre, lega particolarmente, sia in campo che nella vita, con Diego Latorre, suo compagno di squadra al Boca. Durante la Coppa Libertadores del 1991 Batistuta è coinvolto, come molti altri giocatori, nella rissa scoppiata durante l'incontro tra Boca Juniors e Colo-Colo a Santiago del Cile: assieme ad altri tre compagni viene trattenuto dalle forze dell'ordine dopo la denuncia dei fotografi, che li accusano di averli aggrediti; il caso poi si risolve e i tre argentini sono liberi di tornare in patria. Dopo le vittorie nella Copa América del 1991 e del 1993 Batistuta ha l'opportunità di assistere alla Messa celebrata dal Papa Giovanni Paolo II: il calciatore definisce questa esperienza molto importante a livello personale. A metà del 1991 Batistuta viene acquistato dalla Fiorentina e pertanto si sposta a Firenze. Il primo impatto con l'Italia è di spaesamento: al capoluogo toscano, profondamente diverso da Buenos Aires, l'argentino mal si abitua, vivendo inoltre contrasti personali con Dunga e Massimo Orlando. Con il passare del tempo prende familiarità con l'ambiente, riuscendo a superare lo stress iniziale e vivendo anche la nascita del primo figlio, Thiago. Nelle stagioni successive stringe amicizia con Francesco Baiano e Rui Costa. Nel gennaio del 1996 alcuni ladri si introducono nella sua abitazione mentre è in Argentina e, nonostante il furto non riguardi oggetti di particolare valore, il calciatore rimane scosso dall'avvenimento. Il 22 maggio 1996 nasce, sempre a Firenze, il secondogenito Lucas. Nello stesso anno il sindaco di Firenze Mario Primicerio consegna a Batistuta il Fiorino d'oro, onorificenza conferita a chi si distingue per i servizi resi alla città. Nel 1999 nasce il terzo figlio, Joaquín. Nel giugno del 2000 si trasferisce a Roma, acquistato dalla società giallorossa con la quale vince il suo primo e unico scudetto in Italia prendendo casa a Casalpalocco, mentre nei sei mesi passati a Milano con la maglia dell'Inter Batistuta non porta con sé la famiglia. Nel 2003, dopo la stagione nel capoluogo lombardo, Batistuta si trasferisce a Doha in Qatar firmando un contratto molto remunerativo con l'Al-Arabi. Nella capitale del paese mediorientale nasce il quarto figlio, Shamel.

La vita dopo il ritiro


Batistuta dà annuncio del suo definitivo ritiro dal calcio il 13 marzo 2005 dopo la rescissione del contratto con l'Al-Arabi, squadra in cui militava. Dopo l'addio al calcio attraversa un brutto periodo a livello fisico e psicologico. Con le cartilagini delle caviglie compromesse si sottopone a un intervento chirurgico molto doloroso, in seguito al quale propone addirittura al suo medico di amputargli entrambe le gambe. Batistuta era così prostrato dalle sue condizioni da non avere la forza di alzarsi dal letto. Ottiene l'abilitazione ad allenare dopo aver frequentato l'apposito corso in Argentina, dove era tornato per seguire più da vicino i terreni di sua proprietà a Reconquista. Nel 2009 torna all'attività sportiva, dedicandosi al polo ed entrando a far parte della squadra Loro Piana, debuttando a Cañuelas nel marzo 2009 segnando due reti. Nel 2010 segue il Campionato mondiale da commentatore televisivo per una emittente asiatica.L'8 novembre 2010 entra a far parte dello staff tecnico del C.T. dell'Argentina Sergio Batista. Il 16 dicembre 2011 il presidente del Colon de Santa Fe German Lerche annuncia che Batistuta sarà il Segretario Tecnico del club a partire dal 2012, figura che è un anello di congiunzione tra la dirigenza e i giocatori, e collaborerà con l'allenatore Mario Sciacqua. Nel 2013 lascia l'incarico con il Colon

Soprannome


"Batigol e Re Leone"

Palmares


Campionato argentino di Clausura: 1 Boca Juniors: 1990-1991
Campionato italiano di Serie B: 1 Fiorentina: 1993-1994
Coppa Italia: 1 Fiorentina: 1995-1996
Supercoppa italiana: 2 Fiorentina: 1996 Roma: 2001
Campionato italiano: 1 Roma: 2000-2001
Coppa America: 2 Cile 1991, Ecuador 1993
Confederations Cup: 1 Arabia Saudita 1992
Capocannoniere della Copa América:2 1991 (6 gol), 1995 (4 gol)
Capocannoniere della Confederations Cup: 1 1992 (2 gol)
Capocannoniere della Serie A: 1 1994-1995 (26 gol)
Capocannoniere della Coppa Italia: 1 1995-1996 (8 gol)
Capocannoniere del campionato del Qatar: 1 2003-2004 (25 gol)
Inserito nella Hall of Fame del calcio italiano nella categoria Giocatore straniero: 2013