Arena Ermenegildo
IMMAGINI
Ermenegildo Arena (detto Gildo) è nato il 25 febbraio del 1921 a Napoli. È stato un nuotatore e pallanuotista italiano, vincitore di una medaglia d'oro all'Olimpiade di Londra 1948.
La carriera
Tutto iniziò nel lontano 1934 dove Gild Arena debutta a Roma con la seconda squadra della Rari Nantes Napoli. Due anni dopo, ad appena quindici anni, è titolare in serie A e coglie il secondo posto in classifica. Sempre nello stesso anno s'impone nei 100 rana nella Coppa Marcello,a Roma. L'anno seguente spicca sui 100m e 200m stile libero con due successi alla Coppa Savoia di Napoli. È dal 1938 che riesce a gareggiare sempre ad alto livello sia nella pallanuoto che nel nuoto, raggiungendo anche la nazionale ed,in entrambe le specialità, fu più volte campione italiano. Dopo svariati tentativi, riesce a vincere il suo primo scudetto con la Rari Nantes Napoli nel 1939. Nel 1941 vince il suo primo titolo assoluto sui 200 stile libero alla Cozzi di Milano; con la pallanuoto arriva il secondo titolo che sarà confermato anche l'anno successivo. Nel dopoguerra è uno dei velocisti più forti e, infatti,riesce a riprende l'attività,nel 1945 a Roma conquistando il primo posto sui 100 crawl. Nel 1946 arriva ancora un titolo sui 200m e due piazze d'onore l'anno dopo sui 100m e 200m. Con la nazionale italiana di pallanuoto maschile, invece, vinse i primi titoli internazionali dello sport acquatico italiano e divenne prima campione europeo nel 1947 a Montecarlo, quindi campione olimpico ai Giochi di Londra 1948,e, nell'occasione, ottenne anche il premio "miglior giocatore" della manifestazione. Il 3 gennaio 1948, il Corriere dello Sport comunica la notizia del suo passaggio alla Lazio. E' un evento che fa stupore pensando non solo alla sua lunghissima milizia con la Rari Nantes, ma soprattutto per il fatto che l'arrivo a Roma lo metta al fianco di Aldo Ghira, compagno di nazionale, formando così la coppia di attaccanti più forte al mondo. Con quest'ultimo e Geminio Ognio vince la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra. Con la sua nuova squadra coglie il secondo posto in campionato alle spalle della Florentia mentre, nel nuoto, si aggiudica il titolo tricolore nella gara più veloce. Nel 1949 torna a Napoli alla Rari Nantes conquistando con la sua vecchia società due scudetti consecutivi nel waterpolo. E' clamoroso poi il suo passaggio, nel 1951, alla Canottieri di Napoli convincendolo con un assegno di 500 mila lire e una fiammante Topolino. E' un episodio raro, senza precedenti per uno sport,che ha fatto di lui il primo pallanuotista professionista della storia. Con la Canottieri rimane sino al suo ritiro, che avvenne nel 1952 trovando il tempo di vincere altri due scudetti nella pallanuoto e due titoli con la staffetta 4x200m stile libero. Nel 1950 ai campionati europei arrivò al quarto posto e concluse la carriera in nazionale alle successive Olimpiadi di Helsinki 1952, dove ottenne la medaglia di bronzo dietro all'Ungheria e alla Jugoslavia.
Morì l'8 Febbraio del 2005 a Napoli.
Curiosità
È ricordato per essere stato uno dei più forti giocatori di sempre nella pallanuoto ed a lui è attribuita l'invenzione del tiro detto "beduina", gesto tecnico che si effettua spalle alla porta scagliando la palla dal basso in alto verso la rete avversaria.
Gildo inventa pure la parola Settebello, ancor oggi il soprannome della Nazionale. Tornano in treno da una trasferta in Liguria, e a una stazione in Toscana salgono 4 turiste tedesche. Giocano a carte, sul tavolo cade il sette di danari. «Wir sind sieben. Sieben und schon», noi siamo sette, sette e belli, siamo noi il Settebello, dicono quei ragazzoni alle bionde signorine. Un soprannome che diventa noto a tutti grazie a Nicolò Carosio. «Oggi alla radio, per favore, ci chiami così», chiede Arena al cronista prima della finale dei Giochi del '48. Vinse l'Italia, e nella Londra che fischiava tutti gli azzurri - colpevoli di essere stati connazionali del Duce - coi suoi 11 gol Gildo raccolse applausi e il premio Columbus, al miglior atleta del torneo.