Conte Antonio (calciatore)

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IMMAGINI

Antonio Conte inizia la sua carriera sportiva dal Lecce, la squadra della sua città con cui fa il suo debutto in seria A il 6 aprile 1986. È un giocatore combattivo e versatile tatticamente, quindi cattura l’attenzione di Giovanni Trapattoni che ai tempi era allenatore della Juventus quindi poi acquistato dal club torinese. Conte inizia a crescere e diventa più prolifico a rete segnando 4 gol in campionato e 2 in Coppa UEFA. Dopo Trapattoni arriva Marcello Lippi sulla panchina della Juventus e Conte si trova a essere impegnato in più ruoli a centrocampo contribuendo alla conquista e alla Coppa Italia da parte dei bianconeri. Nel 1996 Antonio solleva la Champions League con la maglia della Juventus nella finale allo stadio Olimpico di Roma battendo l’Ajax. Da la in poi Conte diventa capitano della Juventus fino al 2001 succedendo a Gianluca Vialli, ma non è fortunato il suo primo anno da capitano riportando una rottura al legamento crociato anteriore sinistro che lo costringe a chiudere in anticipo la stagione. Con Carlo Ancelotti riprende la sua leadership approfittando di un nuovo cambio modulo che lo metteva in condizioni di guardare alla porta con più frequenza, l’ennesima annata positiva permette a Conte di ricevere da Dino Zoff, la convocazione nella nazionale per gli Europei del 2000. Dalla stagione 2001/2002 inizia il suo epilogo da calciatore entrando nella fase calante della carriera, privato dal grado di capitano e poi di un posto da titolare contribuisce comunque alla famosa partita scudetto del 5 maggio contro i rivali dell’Inter. Nel 2003 ha modo di giocare la finale di Champions contro il Milan, vinta dai rossoneri ai rigori. Conte decide di ritirarsi dal calcio giocato al termine della stagione 2003/2004.

Carriera da allenatore


Conte, inizia la carriera da allenatore dal Siena assistendo Di Canio al Siena, stagione chiusa al 17°. L’anno successivo è allenatore sulla panchina dell’Arezzo, esonerato dopo 9 giornate. La tappa successiva è allora a Bari, nonostante i suoi lunghi trascorsi, anagrafici e calcistici, nel Lecce. Proprio col Bari arriverà per Conte la prima gioia. Nel 2009 è trionfo in Serie B: la squadra conquista la promozione in A dopo otto anni. "Nel calcio noi allenatori siamo dei professionisti. Ribadisco il concetto: io sono tifoso della Juve e sono l'allenatore della Juve, ma se dovessi allenare l'Inter o il Milan, allora diventerei primo tifoso dell'Inter o del Milan, o di Roma e Lazio". Dopo Bari, Conte approda a Bergamo al comando dell’Atalanta dove la fortuna non lo assiste e da le dimissioni nel 2010. Considerato uno dei CT emergenti, torna alla Juventus fino al 2014, in questi anni bianconeri Conte riporta alla vittoria una squadra che veniva dal post Calciopoli, un’impresa, vince 2 scudetti e 2 supercoppe italiane, ottiene anche il record di punti della serie A, 102. Il nuovo capitolo della carriera di Conte è altrettanto prestigioso: si chiama Nazionale, con la quale raggiunge la qualificazione al campionato europeo 2016, termina però la sua corsa ai quarti di finale contro la Germania ai calci di rigore. Arrivato a questo punto della carriera, Antonio Conte decide di provare l’esperienza all’estero sulla panchina del Chelsea, esperienza positiva per aver vinto la Premier League nell’anno dell’esordio aggiungendo anche che la squadra veniva da un campionato chiuso al 10° posto, col Chelsea la carriera durerà solo due anni a causa dei rapporti difficili tra lui e società. Dopo un anno sabbatico, e a distanza di cinque anni dalla sua precedente esperienza in Serie A, firma il chiacchieratissimo contratto con l’Inter.

Sitografia