Hermann Maier

Da Wikisport.
Versione del 23 mag 2016 alle 12:44 di Utente5 (discussione | contributi) (Creata pagina con "Considerato uno dei più forti sciatori di sempre, ha vinto quattro medaglie olimpiche, di cui due d'oro, sei medaglie mondiali (tre ori) e quattro Coppe del Mondo tra le fine...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Jump to navigation Jump to search

Considerato uno dei più forti sciatori di sempre, ha vinto quattro medaglie olimpiche, di cui due d'oro, sei medaglie mondiali (tre ori) e quattro Coppe del Mondo tra le fine degli anni ’90 e l'inizio del XXI secolo. In tredici stagioni disputate nel massimo circuito internazionale ha ottenuto 54 vittorie, secondo in campo maschile solo allo svedese Ingemar Stenmark (primo con 86), per un totale di 96 podi, terzo in questa classifica dietro allo stesso Stenmark (155) e a Marc Girardelli (100). Ad oggi è lo sciatore austriaco più vincente di sempre.
La carriera agonistica di Herminator, soprannome col quale è universalmente noto, è divisa in due dall'incidente motociclistico dell'agosto 2001. Sciatore più forte al mondo in quel momento, ha evitato di poco l'amputazione della gamba destra ed è stato costretto ad una lunga riabilitazione per recuperare le funzionalità dell'arto. Tornato nel circo bianco nel gennaio 2003 tra le perplessità di molti, è riuscito, nella sua seconda vita sportiva, a riconquistare i vertici dello sci alpino.


Infanzia e adolescenza
Primo di due figli, Hermann nasce in una famiglia dedita agli sport invernali. Suo padre, Hermann Sr, e sua madre, Gerti, sono entrambi maestri di sci e gestiscono una delle cinque scuole diFlachau; suo fratello minore, Alexander è invece diventato uno snowboarder della nazionale austriaca. È quindi naturale che Maier indossi per la prima volta gli sci all'età di tre anni.
A 15 anni viene ammesso nella vicina accademia sportiva di Schladming, ma è costretto ad abbandonarla dopo meno di un anno anche per via della sindrome di Osgood-Schlatter, disordine della crescita che colpisce preadolescenti e adolescenti. I problemi alle ginocchia sono dovuti all'improvvisa crescita di Maier, che in pochi mesi passa da 1 metro e 45 di altezza a 1.80. Tornato a Flachau trova impiego come muratore d'estate, mentre d'inverno, dopo aver preso la licenza di maestro di sci a 19 anni, insegna presso la scuola di famiglia per cinque ore al giorno. Il tempo restante lo impiega ad allenarsi da solo.


I primi anni e l'arrivo in Coppa del Mondo

Divenuto campione locale nel Salisburghese e in Tirolo, l'allora presidente della federazione regionale di sci, Alex Reiner, aiuta Maier affinché possa disputare i campionati nazionali 1995, dove ottiene il 18º posto nel gigante partendo col pettorale 141. Il6 gennaio 1996 sempre Reiner fa in modo che Maier faccia da apripista al gigante dicoppa del Mondo che si tiene a Flachau. Se in quell'occasione fosse stato in gara, col tempo realizzato da apripista Hermann avrebbe chiuso la prima manche al 7º posto e la seconda all'11º. Grazie a questa performance, la nazionale austriaca lo convoca per i giganti di Coppa Europa dell'8 e del 9 gennaio a Les Arcs, in Francia. Nella prima gara Maier giunge subito il secondo posto, alle spalle dello svizzero Steve Locher. Il giorno seguente le posizioni sul podio sono invertite e conquista così la prima vittoria internazionale della carriera.

La stagione 1996 della Coppa Europa vede trionfare l'allora sconosciuto ventitreenne di Flachau in cinque gare, grazie alle quali riesce ad imporsi nella classifica generale (193 punti, 43 in più del secondo, Thomas Sykora) e in quella di gigante.

Il 10 febbraio 1996 esordisce inoltre in Coppa del Mondo nel gigante di Hinterstoder, che chiude, andando a punti, col 26º posto.Un mese dopo a Kvitfjell, alla seconda gara nel massimo circuito internazionale, conquista l'undicesimo posto nel super G.

Dall'inizio della stagione 1996/1997 Maier viene chiamato con continuità in Coppa del Mondo, soprattutto per i giganti.


1997/1998: La nascita di Herminator
La stagione successiva Maier compie il definitivo salto di qualità che lo porta tra i grandissimi del circo bianco. All'esordio stagionale in Coppa del Mondo conquista subito il terzo posto nello slalom parallelo di Tignes, disciplina, disputata per la prima ed unica volta in quell'occasione, che prevedeva l'alternanza di porte di slalom speciale e gigante. Malgrado la grande competizione presente all'interno della nazionale austriaca, che annovera tra le sue file Andreas Schifferer, Stephan Eberharter, Hans Knauß e Josef Strobl, Maier riesce ad emergere con forza dimostrando in breve tempo di poter competere per la vittoria finale in Coppa del Mondo. Tra ottobre e il 1º febbraio, ultima gara disputata prima delle Olimpiadi di Nagano (7-22 febbraio 1998), vince infatti dieci prove (tre giganti, quattro super G, due discese e una combinata), andando a podio altre sette volte su ventuno gare da lui disputate.

L'austriaco di Flachau si presenta quindi alle Olimpiadi quale grande favorito nelle discipline che l'hanno visto primeggiare tutto l'anno, gigante, super G e discesa.

Il 13 febbraio si disputa la gara di discesa libera. Dopo soli 18 di gara, Maier è autore di una spettacolare caduta: dopo essersi staccato dal suolo e aver battuto il casco sulla pista, va a finire contro le due file di reti di protezione, abbattendole e precipitando per alcuni metri, ma rimanendo fortunatamente illeso. Tre giorni dopo, nonostante i dolori al ginocchio e alla spalla dovuti alla caduta, si impone nel super G precedendo. Infine il 19 si aggiudica anche il gigante.. Maier diventa così il primo austriaco a vincere l'oro nel gigante olimpico da Toni Sailer nel '56 e il primo, sempre dopo Sailer, a vincere più di un oro nella stessa Olimpiade.
La doppia medaglia olimpica, soprattutto perché arrivato dopo la spettacolare caduta nella discesa, donano all'ex muratore fama internazionale.
Grazie alla potenza fisica mostrata, Maier si è guadagnato durante l'anno vari soprannomi. Su tutti si impone "Herminator", anche per via dell'amicizia dello sciatore con Arnold Schwarzenegger, celebre per la saga di film di Terminator.


2000 e 2001: Anni di trionfi
La beffa subita nella stagione precedente dalla squadra austriaca, che oltre alla Coppa generale si è vista soffiare le coppette in discesa (andata a Kjus) e gigante (von Grünigen), e dallo stesso Maier trova vendetta nel 2000. Hermann parte subito fortissimo con quattro vittorie in quattro gare disputate tra il 31 ottobre e il 28 novembre] e per il resto della stagione lascia poco spazio ad ogni avversario. Già a fine gennaio infatti la questione Coppa del Mondo sembra essere chiusa. La certezza matematica del primato in classifica generale arriva l'11 marzo sulle nevi di casa di Hinterstoder. Terzo nel gigante, Maier si trova con 420 punti di vantaggio su Aamodt, diventando quindi irraggiungibile viste le quattro gare mancanti. Alla fine della stagione l'atleta di Flachau è primo con il punteggio record di 2000 punti, 560 di vantaggio sul più diretto inseguitore, Aamodt. Maier si aggiudica inoltre la Coppa di super G (terza affermazione consecutiva per lui), quella di gigante, precedendo il connazionale Christian Mayer di soli tre punti, e quella di discesa, combattuta fino all'ultimo con l'italiano Kristian Ghedina. Proprio Ghedina, vincendo il supergigante di Kvitfjell il 5 marzo (il primo per lui), aveva inoltre interrotto la striscia austriaca di vittorie consecutive in questa disciplina, che durava dal 23 febbraio 1997, data del primo successo di Maier. In totale durante la stagione 1999/2000 della Coppa del Mondo il campione austriaco ha vinto 10 gare (tre giganti, quattro supergiganti e tre discesa) ed è giunto 7 volte secondo e 5 volte terzo. L'annata successiva, la 2000/2001, è caratterizzata, oltre che dalla Coppa del Mondo, anche dai campionati mondiali, previsti nella tirolese Sankt Anton am Arlberg dal 28 gennaio al 10 febbraio 2001.

L'incidente e il ritorno
Nell'estate del 2001 Maier è all'apice della carriera. Ha già conquistato tre Coppe del Mondo, otto Coppe di specialità, 41 vittorie, due ori olimpici, quattro medaglie iridate e vede davanti a sé vari record da raggiungere. Il 24 agosto però, tornato da pochi giorni in patria da una trasferta di allenamenti in Cile, è vittima di un grave incidente a Radstat,a pochi chilometri da casa. Maier, in sorpasso con la sua motocicletta, si schianta contro l'auto di un turista tedesco che svolta improvvisamente a sinistra dove non è permesso. L'atleta riporta fratture multiple scomposte alla gamba destra che costringono i medici a sottoporlo ad una delicata operazione chirurgica, durata sette ore, con l'obbiettivo di salvargli l'arto. Il pericolo di un'amputazione viene scongiurato completamente solo due giorni dopo. La gravità della situazione appare subito evidente e si inizia anche a parlare, oltre che di stagione finita, anche di carriera fortemente a rischio. Maier risponde però bene agli interventi, che tra l'altro avevano comportato il trapianto di pelle prelevata dal braccio sulla gamba per sostituire quella andata persa nell'incidente, e alle cure, uscendo così dall'ospedale a metà settembre. Il recupero abbastanza veloce dissipa le previsioni più fosche sul suo ritorno alle gare. In dicembre reindossa gli sci per la prima volta,mentre in gennaio si ventila già di una sua possibile partecipazione alle Olimpiadi di Salt Lake City, possibilità smentita subito dallo stesso Maier. I tempi non sono però così veloci, ma la riabilitazione alla quale si sottopone gli permette comunque di tornare ad allenarsi con la nazionale austriaca in luglio. Finalmente il14 gennaio 2003, 478 giorni dopo l'incidente e 675 dall'ultima gara, viene convocato, sollevando varie perplessità, per il gigante di Adelboden. Maier si piazza 31º, mancando per soli 5 centesimi la qualificazione alla seconda manche. Le prestazioni comunque migliorano in fretta: il 17 e il 18 gennaio arriva 22º e 7º nelle due discese di Wengen, mentre il 25 è 6º in quella di Kitzbühel. Infine il 27 gennaio, sempre nel "tempio" di Kitzbühel, stupisce di nuovo tutti imponendosi nel super G davanti ad altri quattro austriaci.

2004: Di nuovo al vertice
Dopo la seconda operazione Maier riprende ad allenarsi in modo da essere pronto per l'inizio della Coppa del Mondo 2004. I problemi fisici non sono comunque completamente risolti e la gamba infortunata fa spesso male. Le prime uscite della stagione non sono all'altezza del vecchio Herminator, che ottiene solo un 16º posto nel gigante inaugurale. Il 30 novembre torna però alla vittoria nel supergigante di Lake Louise e la settimana seguente, durante le gare di Beaver Creek, riconquista per la prima volta dal 2001 la vetta della classifica generale di Coppa.Alle finali del Sestriere Maier riesce comunque a presentarsi in testa alla Coppa del Mondo, forte delle quattro vittorie conquistate fino a quel momento e ad altrettanti piazzamenti a podio. L'11 marzo con la vittoria nell'ultimo superG allunga sugli avversari,ottenendo la certezza matematica della sua quarta Coppa del Mondo. Maier conquista inoltre la sua quinta Coppa del Mondo di supergigante, record assoluto maschile davanti allo svizzero Pirmin Zurbriggen (a quota quattro) e condiviso con la tedesca Katja Seizinger.




Risultati agonistici
Maier ha gareggiato per tredici stagioni a livello agonistico (1996-2001 e 2003-2009), arco di tempo in cuiha preso parte a Coppa Europa, Coppa del Mondo, Olimpiadi e mondiali. In Coppa del Mondo, nelle 268 gare disputate, ha vinto 54 volte ed vanta un totale di 96 podi. Questi numeri lo collocano al secondo posto tra i più vincenti in Coppa dietro allo svedese Ingemar Stenmark (86 vittorie) e al terzo per numero di podi, preceduto dallo stesso Stenmark (155) e dall'austro-lussemburghese Marc Girardelli (100). Per quanto riguarda i mondiali, Maier ha partecipato a sei diverse edizioni, per un totale di 16 gare disputate. In queste si è aggiudicato sei medaglie, di cui tre d'oro, due argenti e un bronzo. Solo due invece sono le convocazioni per i Giochi olimpici invernali, in cui si è presentato al cancelletto di partenza per sei prove diverse. Le quattro medaglie conquistate sono egualmente ripartite tra le due edizioni: due ori a Nagano 1998, un argento e un bronzo a Torino 2006. Infine Maier ha disputato 23 gare in Coppa Europa tra il gennaio 1996 e il febbraio 1997.[94] Di queste ne ha vinte cinque (tutte nell'edizione 1996) ed è giunto a podio altre tre volte, aggiudicandosi la Coppa generale e la classifica di gigante nel 1996.


Giochi olimpici invernali

  • 2 medaglie d'oro (in supergigante e in slalom gigante nel 1998).
  • 1 medaglia d'argento (in supergigante nel 2006).
  • 1 medaglia di bronzo (in slalom gigante nel 2006).


Campionati del mondo

  • 3 medaglie d'oro (in discesa libera e in supergigante nel 1999; in slalom gigante nel 2005).
  • 2 medaglie d'argento (in discesa libera nel 2001; in supergigante nel 2003).
  • 1 medaglia di bronzo (in supergigante nel 2001).


Coppa del Mondo

  • Vincitore della Coppa del Mondo nel 1998, 2000, 2001 e nel 2004.
  • Vincitore della Coppa del Mondo di supergigante nel 1998, 1999, 2000, 2001 e nel 2004.
  • Vincitore della Coppa del Mondo di slalom gigante nel 1998, 2000 e nel 2001.
  • Vincitore della Coppa del Mondo di discesa libera nel 2000 e nel 2001.


Coppa Europea
Vincitore della classifica generale nel 1996



Lo sci alpino
Lo sci alpino è uno sport invernale che si è presentato alle Olimpiadi per il primo anno nel 1936. Lo sci alpino si suddivide in sei discipline, tutte sia maschili che femminili:

  • Discesa libera
  • Slalom speciale
  • Slalom gigante
  • Supergigante
  • Combinata
  • Supercombinata (non compresa tra le manifestazioni olimpiche)

Lo sci alpino negli ultimi anni è stato influenzato dalla tecnologia che ha migliorato le prestazioni degli atleti, introducendo lo sci sciancrato, o carving, che permette di curvare senza dover far derapare lo sci.

L'attività agonistica internazionale dello sci alpino è regolata dalla Federazione Internazionale Sci (FIS).

Sci alpino paralimpico
Lo sci alpino nelle sue varie specialità può essere praticato anche da persone con disabilità fisiche o visive. L'attrezzatura va adattata all'abilità funzionale dello sportivo, che può utilizzare uno o due sci, una slitta montata su sci, stabilizzatori o protesi ortopediche a seconda dei casi. Le persone affette da cecità o ipovisione possono sciare accompagnate da una guida che li precede sulla pista dando loro indicazioni sul percorso da seguire.

L'attività agonistica internazionale è organizzata dall'International Paralympic Alpine Skiing Committee (IPASC). Per le competizioni internazionali vale il regolamento della Federazione Internazionale Sci (FIS) integrato da apposite disposizioni dettate dall'IPASC. Lo sci alpino è presente nel programma dei Giochi Paralimpici invernali sin dai Giochi Paralimpici Invernali tenutisi a Örnsköldsvik, in Svezia, nel 1976.