MINGUZZI ANDREA

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Andrea Minguzzi è nato a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, l’1 febbraio 1982. Figlio d’arte, in quanto il padre Massimo, suo primo mentore, è stato un lottatore negli anni ’70, ha iniziato la carriera agonistica nell’U.S. Placci Bubano di Mordano, in seguito passa al Club Atletico di Faenza e il suo primo allenatore diventa Vincenzo Maenza(simbolo assoluto in Italia della lotta greco-romana), detto “Pollicino”, campione olimpico a Los Angeles ’84 e Seul ’88 e medaglia d’argento a Barcellona ’92. Dal 2004 Andrea Minguzzi fa parte del gruppo sportivo della Polizia di Stato, le Fiamme Oro. Il 14 agosto 2008 ha battuto in finale l’ungherese Fodor(favorito alla vigilia) e si è laureato campione olimpico a Pechino, primo azzurro a riuscire in tale impresa venti anni dopo il suo allenatore Vincenzo Maenza. La finale è stata equilibrata, in parità i primi due periodi, poi l’ultimo con Minguzzi in vantaggio per 1-0 nella fase a terra, prima del colpo della vittoria. Andrea riesce a guadagnare i 4 punti decisivi sollevando l’ungherese e facendolo ricadere di schiena. A quel punto mancano solo pochi secondi e Fodor non ha più tempo per rimediare. Andrea esulta, abbraccia l’allenatore, si fa lanciare un tricolore e fa il giro dell’arena sventolandolo, prima di chiudere con un salto mortale all’indietro. Il poliziotto di Faenza, una delle quattro città italiane dove la lotta gode di notevole popolarità(le altre sono Bari, Torino e Rovereto) ha tenuto alta la tradizione di famiglia. E’ stato infatti il padre Massimo a instradare Andrea, così come ha fatto con l’ altra figlia, Valentina. Ma il maestro che ha portato in alto il medagliato di Pechino è poi stato una leggenda di questa disciplina nonché suo allenatore, Pollicino Maenza, vincitore dell’ultima medaglia olimpica italiana in questa disciplina prima di Minguzzi, che si era qualificato per l’Olimpiade grazie al terzo posto agli Europei di Tampere in Finlandia. La svolta in questa sua fantastica Olimpiade è arrivata nei quarti di finale quando ha eliminato il russo Aleksey Mishin, campione del mondo in carica e oro ad Atene 2004. Poi il successo sullo svedese Ara Abrahamian gli ha dato la certezza di una medaglia.
Proprio lo svedese si è reso protagonista, durante la premiazione, di un clamoroso gesto di polemica: Abrahamian, battuto in semifinale da Minguzzi, è sceso dal podio e ha lasciato la medaglia a terra. Possibile motivo della protesta, una penalità che gli era stata inflitta dagli arbitri proprio nell’incontro con l’italiano. Abrahamian si era anche rifiutato di stringere la mano all’azzurro al termine del loro incontro. Ma dietro al rifiuto della medaglia di bronzo dello svedese ci sarebbe anche un’accusa di corruzione lanciata dal tecnico svedese ai giudici. Sembra che il lottatore fosse talmente arrabbiato che in un primo momento non voleva neppure presentarsi alla cerimonia di premiazione; fonti svedesi dicono che il tecnico della nazionale di lotta avrebbe addirittura sostenuto l’ipotesi di giuria corrotta e di non meglio precisati rapporti di parentela fra arbitri e giudici. C’è da dire però(e precisare laddove ce ne fosse stato bisogno) che la protesta della Svezia era tutta per arbitri e giudici, non contro l’Italia. La protesta svedese avrebbe inoltre aggregato la solidarietà di numerosi altri tecnici della greco-romana, scandalizzati per l’assegnazione della penalizzazione. Ma questa ultima vicenda non è altro che una piccolissima goccia polemica in un mare immenso di gioia e felicità per il trionfo che il campione italiano ci ha regalato con tenacia e umiltà.
Dopo la conquista della medaglia olimpica per Minguzzi inizia un periodo poco fortunato che lo porterà a non combattere per diverso tempo. Nei Giochi del Mediterraneo 2009 perde, nella finale degli 84 kg, con il croato Nenad Zugaj. L’olimpionico azzurro appare fuori forma, a causa anche di una borsite al gomito sinistro che non lo ha fatto allenare bene negli ultimi quindici giorni. Non è al massimo per questo appuntamento, e si vede. In più, non ha fortuna su un’azione contestata, uno schiacciamento rivendicato da entrambi i lottatori ed assegnato al croato, con richiesta di verifica tv, da parte dell’Italia, che si conclude negativamente e provoca un ulteriore punto di penalizzazione per Minguzzi. Per non bastare è costretto anche a saltare, a causa dello stesso infortunio subito prima dei Giochi del Mediterraneo, i Mondiali che si svolgeranno in Danimarca.
Il suo rientro nei grandi palcoscenici, in seguito ai molti infortunio che l’hanno colpito dopo Pechino, è stato ai Campionati Mondiali di quest’anno che si sono svolti a Istanbul ed è stato uno degli atleti azzurri più positivi della manifestazione. Minguzzi ha superato, dapprima, per scelta tecnica il tedesco Fischer, bronzo ai Campionati Europei del 2010 e quinto quest’anno, per poi continuare imponendosi sul cinese Duan Ning e lo slovacco Mihalik. L’azzurro ha poi trovato la strada sbarrata nei quarti di finale dal finlandese Hietaniemi, che è poi stato sconfitto in semifinale dal bielorusso Selimau per scelta tecnica vanificando la possibilità per Minguzzi di entrare nel tabellone dei ripescaggi riservati ai lottatori eliminati dai due finalisti. Ora avrà a disposizione altri tornei per cercare di centrare la qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012.
Ma Andrea Minguzzi non è solo un grande sportivo che vediamo nelle manifestazioni mondiali e olimpiche, nella vita di tutti i giorni è un poliziotto che cerca, come tutti, di svolgere nel miglior modo possibile il suo lavoro. Il 5 settembre 2010 è intervenuto per difendere un suo amico aggredito nei bagni di una discoteca nei pressi di Milano Marittima. L’aggressore, Claudio Zuppardi, al termine della lite, avvenuta per futili motivi, con l’amico del campione olimpico, ha tirato fuori un coltello ferendolo alla gamba. A questo punto è intervenuto Minguzzi, che nel tentare di riportare la calma è stato anche colpito con un pugno da Zuppardi, senza però avere difficoltà in seguito a disarmarlo. L’amico di Minguzzi fortunatamente non ha riportato gravi ferite e ha avuto una prognosi di dieci giorni; l’aggressore invece oltre che essere stato accusato di lesioni volontarie aggravate, è stato anche accusato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale perché Minguzzi per placare si era identificato come poliziotto. Insomma il nostro Andrea Minguzzi non è solo capace di suonarle di santa ragione ai suoi avversari che incontra nelle più importanti manifestazioni internazionali di lotta greco-romana, ma è anche un ragazzo che prende molto seriamente il suo lavoro, non dimenticando che prima di tutto è al servizio del cittadino e dello Stato, dimostrandosi campione nello sport e nella vita quotidiana!

PALMARES
Giochi Olimpici: 2008 Oro Pechino(CHN)
Campionati Mondiali: 2002 27° Mosca(RUS), 2001 13° Patrasso(GRE)
Campionati Europei: 2008 Bronzo Tampere(FIN), 2007 Bronzo Sofia(BUL)
Giochi del Mediterraneo: 2009 Argento Pescara
Tornei Internazionali: 2011 Argento Schultz - Colorado S.(USA), 2009 Argento Città di Sassari, 2008 Oro Schultz - Colorado S.(USA), 2008
Oro Città di Sassari, 2007 Bronzo G.P. Germania - Dortmund, 2007 Oro Cristo Lutte - Creteil(FRA), 2007 Bronzo Petrov - Sofia(BUL), 2006 Oro Jon Corneanu - Brasov(ROM), 2006 Argento Milone - Faenza, 2006 Bronzo Cristo Lutte – Creteil(FRA), 2004 Bronzo Novi Sad(SCG)
Campionati italiani Assoluti: 2009 Oro Faenza, 2007 Oro Reggio Calabria, 2006 Oro Bari, 2005 Oro Catania, 2004 Oro Faenza, 2003 Oro Faenza, 2002 Oro Catania, 2001 Oro Faenza, 2000 Oro Rovereto