MONTANO ALDO

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Nato a Livorno, il 18 novembre del 1978, appartiene ad una famiglia di grandi schermidori livornesi: Mario Aldo (il padre), Aldo (il nonno) e tre cugini del padre, Mario Tullio, Tommaso, e Carlo, hanno partecipato a passate edizioni delle Olimpiadi sempre nella sciabola (ad eccezione di Carlo, l'unico fiorettista della famiglia), salendo tutti sul podio nella gara a squadre. Aldo, però, ha fatto meglio di tutti vincendo la medaglia d’oro individuale ai Giochi Olimpici di Atene 2004.

Tutti gli schermidori della dinastia dei Montano, compreso Aldo, si sono formati nello storico Circolo Scherma Fides di Livorno, fondato dal leggendario Beppe Nadi. 

Nella formazione schermistica di Aldo acquista notevole importanza la figura del Maestro Viktor Sidjak, che lo ha allenato proprio al Circolo Scherma Fides sul finire degli anni '90. Fatto curioso, ma non casuale è che Sidiak fu 4 volte campione olimpico e avversario proprio del padre di Aldo, l'olimpionico Mario Aldo. La medaglia d’oro vinta da Aldo nel torneo di sciabola individuale alle XXVIII Olimpiadi di Atene 2004 è stata la prima medaglia d'oro nella sciabola individuale dalle Olimpiadi di Anversa del 1920, quando a vincere fu Nedo Nadi, davanti al fratello Aldo, entrambi figli di Beppe, la numero 103 per la scherma italiana. Nella stessa Olimpiade Aldo Montano riesce a vincere anche l'argento nel torneo a squadre. Determinante per il raggiungimento di questi risultati è stato l'allora CT della nazionale, il francese Christian C. Bauer da tutti ritenuto uno dei migliori maestri d’arme al mondo. Per far comprendere quanta importanza abbia avuto per Aldo Montano il suo allenatore ricordiamo che nel 2006, quando Bauer lasciò la guida della nazionale Italiana, Montano confessò di aver pensato di cambiare nazionalità e seguire il suo maestro nella nuova avventura in Cina. Quattro anni dopo, ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, nella sciabola individuale, Aldo si ferma agli ottavi di finale, eliminato dallo Spagnolo Jorge Pina Perez, mentre ottiene la medaglia di Bronzo nella sciabola a squadre, grazie alla vittoria sull'agguerrita squadra russa nella finale per il terzo posto disputata il 17 agosto 2008. L' 11 Ottobre 2011 Montano vince la medaglia d’oro nel torneo di sciabola individuale ai Campionati Mondiali di Catania, battendo in finale il tedesco Nicolas Limbach con il punteggio di 15-13. Il 3 Agosto 2012 alle Olimpiadi di Londra, si aggiudica la medaglia di Bronzo nella sciabola a squadre assieme a Luigi Samele, vincitore dell’argento individuale, Luigi Tarantino e Diego Occhiuzzi, battendo nuovamente la squadra russa come nella precedente Olimpiade. Carattere grintoso e goliardico, livornese D.O.C., si presenta sempre fortemente motivato e preparato ad ogni appuntamento sportivo che lo riguardi. Ed ogni gara rispecchia sempre il suo carattere facendogli valere la stima ed il rispetto dei suoi sostenitori ma anche dei suoi avversari. Il giorno della finale olimpica di Atene 2004 fu sostenuto anche dall’allora presidente della Repubblica, e suo concittadino, Carlo Azeglio Ciampi, ed anche quella fu una gara che rispecchiò il suo carattere: un duello mozzafiato contro l'ungherese Zsolt Nemcsik finito 15-14, dove Aldo trionfa dimostrando grinta e cuore da vendere. Come scrisse la Gazzetta dello sport: è stata una maratona fatta di nervi a fior di pedana e di scherma squisita, una miscela di offensive e improvvisi, ma velenosi, ripiegamenti che hanno piegato alla fine la resistenza dell'ungherese Nemcsik con una vera e propria volata all'ultimo metro". Occhi verdi, fisico atletico, sguardo affascinante, carattere aperto e socievole, ragazzo dalla risposta sempre pronta diventa in un batter d'occhio una celebrità. Tra gli sportivi non calciatori è uno dei pochissimi ad essere diventato personaggio televisivo, grazie alla sua spontaneità ed al notevole impatto televisivo. Questo ha portato molti a domandarsi come poteva conciliarsi la vita mondana e televisiva con la carriera sportiva fatta di duri allenamenti e di grandi sacrifici. I risultati ottenuti fino ad oggi, almeno per Aldo Montano, tenderebbero a smentire queste illazioni.