Scirea Gaetano

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Atleta: GAETANO SCIREA
Nato: Cernusco (MI), 25 maggio 1953.
Morto: Babsk (Polonia), 3 settembre 1989.

Nel calcio, quando si parla di campioni, il più delle volte si pensa ai grandi attaccanti, ma non si deve dimenticare, però, il detto: le partite si vincono in difesa. Tra i difensori che hanno fatto la storia del calcio, Gaetano Scirea è stato uno dei più bravi e titolati, probabilmente uno dei più grandi liberi di tutti i tempi.

LA CARRIERA

Da ragazzo iniziò a giocare nella squadra del San Pio X e all’età di quattordici anni firmò il cartellino con l’atalanta. Scirea, qualche anno dopo, entrato a far parte della primavera era sul punto di lasciare il calcio credendo di non poter essere all’altezza di guadagnarsi da vivere con questo sport, ma Fabio Capello lo impegnò come libero diventando titolare, finché nella stagione 1972/1973 venne lanciato nella massima serie disputando venti partite di fila. Molte squadre, iniziarono a interessarsi al giovane, fino a quando nella stagione successiva arrivò la chiamata della Juventus e Gaetano appena ventunenne, quasi incredulo, pensò che fosse uno scherzo. L’inizio alla Juve però, non fu dei migliori a causa di un infortunio alla caviglia che lo costrinse a saltare le prime partite di campionato, ma tornato in campo dopo essersi ripreso dall’infortunio giocò ottantanove partite consecutive.

LE VITTORIE E IL RITIRO

Nel 1975, vinse il suo primo scudetto con la maglia bianconera e il 30 dicembre dello stesso anno, esordì in nazionale contro la Grecia, gara terminata 3 a 2 per gli azzurri. Nella stagione 1976/1977 giocò ben 30 partite di campionato, segnando 1 gol, mentre sono 12 le partite giocate in Europa vincendo la coppa Uefa in finale contro l’Atletico Bilbao. Nella stagione successiva arrivò la vittoria di un altro scudetto e la sua prima partecipazione ad un mondiale. Il 1982 è l’anno del quinto scudetto, ma soprattutto è l’anno del Mondiale disputato in Spagna, in cui la nazionale italiana batté la Germania Ovest per 3 a 1 in finale e Scirea fu uno dei grandi protagonisti dell’impresa. Ormai Scirea era un campione affermato, ma la sua umiltà lo portava a cercare costantemente il miglioramento, infatti, nel 1984 la Juventus tornò campione vincendo il suo sesto scudetto, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa europea. Nel 1986, Gaetano Scirea vinse il suo ultimo scudetto, il settimo da quando era alla Juve. In nazionale la sua ultima partita fu giocata il 17 giugno del 1986, mentre con la Junventus giocò fino all’età di trentacinque anni nella stagione 1987/1988, dopo aver disputato cinquecentocinquantadue partite con la maglia bianconera e senza aver mai preso un’espulsione in tutta la sua carriera.

Trofei vinti

SCUDETTO 7
COPPA ITALIA 2
MONDIALE 1
COPPA DEI CAMPIONI 1
COPPA UEFA 1
SUPERCOPPA 1
COPPA DELLE COPPE 1
COPPA INTERCONTINENTALE 1
Totale 15



Ancora oggi per molti è inspiegabile come abbia fatto a non aver mai preso nessuna espulsione giocando in quel ruolo. Questo primato, certamente ineguagliabile, dimostra un'intera carriera vissuta senza eccessi di aggressività e scorrettezze. Gaetano Scirea veniva giudicato come giocatore completo anche per la sua eleganza dei movimenti, per le sue doti tecniche e la sua lucidità sempre presente in qualsiasi momento della partita e in ogni partita. Dopo il suo ritiro gli fu offerto l’incarico di vice allenatore della Juventus, come collaboratore del suo ex compagno di squadra Dino Zoff. Scirea accettò l’incarico occupando anche il ruolo di osservatore, anche se prima che Gaetano firmasse, la Reggina provò a convincerlo a firmare un contratto come allenatore a tutti gli effetti.

L’INCIDENTE Il 3 settembre 1989 fu incaricato di osservare la squadra del Gornik Zobrze, prossima avversaria della Juve in coppa Uefa. Scirea si recò quindi in Polonia e durante il viaggio di ritorno verso Varsavia la macchina su cui era a bordo si scontrò contro un furgone, cosi la vettura prese fuoco immediatamente e per Scirea, l’autista e l’interprete non ci fu nulla fare, l’unico a salvarsi fu un dirigente della squadra polacca. La notizia della sua morte fu data la sera stessa durante la “Domenica sportiva” ed è un uomo ricordato per essere stato un grande sportivo, ma soprattutto per essere stato una grande persona, infatti, Gaetano Scirea veniva descritto come un uomo corretto verso l’avversario e dotato di grande carisma, il quale con poche parole, dette sempre nel momento giusto, metteva sicurezza e tranquillità.

Il suo record di presenze in bianconero verrà superato nel 2008 da Alessandro Del Piero, il quale ricorda Scirea così: "Raggiungere Scirea nelle presenze è un traguardo che mi inorgoglisce sotto tanti aspetti. E' un numero importantissimo, ma la mia speranza è di entrare nel cuore della gente come è entrato lui. Mi piacerebbe che in futuro mi vedessero con gli stessi occhi con cui io guardo lui. Questo è un mio obiettivo, un traguardo."



Sitografia: - sito ufficiale della juve